14 Lug 2022

Cammini femminili lenti e consapevoli pensati per donne in cerca di ispirazione

Da anni Silvia Salmeri lavora per proporre nuove modalità di viaggiare, incentrate non solo sulla scoperta del luogo ma anche sulla conoscenza delle persone – compresi noi stessi e noi stesse. Le abbiamo chiesto di parlarci della programmazione di quest'estate, rivolta in particolare alle donne attraverso l'esperienza lenta e consapevole del cammino.

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Chiudete gli occhi e provate a percepire ciò che vi circonda. La terra battuta sotto i vostri passi, l’erba soffice che accarezza le piante dei vostri piedi durante una sosta, i suoni del bosco e dei suoi abitanti, le voci delle vostre compagne di cammino. Sono queste le sensazioni viscerali e primordiali di cui forse siete in cerca – in fondo, non lo siamo un po’ tutte e tutti?

«Oltre ad avere una valenza di scoperta profonda del territorio, in cui immergersi totalmente, camminare è diventato un atto ecologico, rivoluzionario e femminista», ci aveva spiegato Silvia Salmeri quando, qualche mese fa, l’avevamo sentita per farci raccontare il programma dei cammini femminili che stava organizzando per l’estate, eventi dedicati a “tutte le donne in cerca di ispirazione” e studiati apposta per loro.

cammini femminili
I CAMMINI FEMMINILI

Andiamo con ordine. Silvia è a fondatrice di Destinazione Umana – qui abbiamo raccontato la storia sua e del suo progetto – e da tempo ha deciso di dedicare la propria attività all’universo femminile, concentrandosi sull’organizzazione di viaggi dedicati alle donne, che secondo lei sono «sempre metaforicamente in cammino: ci evolviamo, ci trasformiamo, ci reinventiamo, e rivendichiamo il tempo per riappropriarci di noi stesse e di una vita più serena e autentica, anche attraverso un’azione naturale come il camminare».

Essendo da sempre sostenitrice di un modello di turismo responsabile, lento, a basso impatto e attento alle relazioni – il nome Destinazione Umana è emblematico rispetto a questa visione – è naturale che abbia scelto di indirizzare le “sue” donne verso il viaggio a piedi. Questa pratica è infatti in grande espansione, soprattutto nella sfera femminile – i dati dicono che oltre il 60% dei camminatori è donna», precisa – e incarna alla perfezione l’idea della scoperta lenta e consapevole del territorio.

Sempre in quest’ottica, Silvia e il suo team hanno pensato di arricchire la loro idea con alcuni aspetti tesi a rafforzare il rapporto positivo e sinergico fra visitatrici e luoghi visitati. «Molte delle nostre proposte sono in periodi di basso affluenza, per promuovere il concetto di destagionalizzazione e favorire un rapporto più sincero e diretto con il territorio e chi lo vive», spiega. «Vogliamo contrastare le conseguenze del turismo di massa: fuori stagione è molto più facile l’incontro con le persone del posto che, lontane dallo stress estivo, sono più facili da intercettare e conoscere».

Ma c’è un’attenzione inedita anche alla cura del sé e all’impatto emotivo che l’esperienza di viaggio ha sulle partecipanti a questi cammini femminili: «Proponiamo una consulenza pre-partenza con la travel counselor sia per far conoscere le partecipanti tra loro, sia per lavorare insieme sugli obiettivi del viaggio, sulle aspettative, su cosa metaforicamente vogliono lasciare a casa e cosa invece vorrebbero acquisire dall’esperienza». A questo scopo, viene fornito alle camminatrici anche un diario ispirazionale con esercizi di fototerapia, travel counseling, consapevolezza e scrittura autobiografica per tenere traccia delle proprie emozioni.

LE PROSSIME METE

Il primo dei cammini femminili organizzati da Destinazione Umana ha una declinazione particolare: quella della scrittura creativa. Ad accompagnare le partecipanti infatti, insieme alla Guida Ambientale Escursionistica Ludovica Marsciani, ci sarà Ariane Castelo Cipriano, esperta di scrittura poetica, che proporrà uno speciale laboratorio di scrittura ispirato a poesie del mondo itinerante, fra i boschi del Corno alle Scale, sull’appennino tosco-emiliano. La partenza è prevista per il 17 agosto.

Oltre ad avere una valenza di scoperta profonda del territorio, camminare è diventato un atto ecologico, rivoluzionario e femminista

Il 22 dello stesso mese invece ci si sposta in Piemonte e più precisamente in val Borbera, dove si snoda il Cammino dei Ribelli (di cui abbiamo già parlato qui), ribattezzato per l’occasione Cammino delle Ribelli. Sarà un trekking di 130 chilometri immerso in questa vallata selvaggia, tra villaggi e boschi dell’appennino ligure-piemontese. Un itinerario ad anello in 7 tappe sui passi di persone che in passato sono andate “in direzione ostinata e contraria” che, come spiega Silvia, «aiuterà le partecipanti a risvegliare la parte di loro più ribelle».

Il 25 ci si sposterà di nuovo sull’appennino tosco-emiliano, di nuovo in compagnia di Ariane e del suo laboratorio di scrittura creativa, in attesa dell’inizio della programmazione settembrina, di cui parleremo più nel dettaglio prossimamente. Il tema dell’ultimo dei cammini femminili di agosto, che partirà dal borgo di Monteacuto delle Alpi, sarà la narrazione: non solo delle genti che nei secoli hanno battuto questi sentieri, ma anche della contemporaneità soggettiva, delle storie delle partecipanti e del cambiamento che questo viaggio si propone di generare nella loro vita.

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