Il grande progetto per esportare e stabilizzare l’energia prodotta sull’Isola divide la Sardegna: il presidio degli ulivi di Selargius è stato smantellato, ma la lotta per la tutela del territorio e contro la speculazione energetica continua.
Fatti che le persone Non sanno Utili per la propria vita. Questa definizione, semplice e banale, spesso viene dimenticata. Eppure - se applicata - aiuta a discernere. In questa sezione vi proponiamo fatti UTILI davvero per cambiare noi stessi e il mondo
Il grande progetto per esportare e stabilizzare l’energia prodotta sull’Isola divide la Sardegna: il presidio degli ulivi di Selargius è stato smantellato, ma la lotta per la tutela del territorio e contro la speculazione energetica continua.
Secondo le stime, gli impianti eolici dovranno quintuplicare e quelli fotovoltaici più che decuplicare entro il 2050. Ma non sarà così semplice.
Nonostante le preoccupazioni in merito all’impatto ambientale e paesaggistico, il potenziamento del parco eolico (attivo dal 2004) vicino alla Basilica di Saccargia ci sarà. Per il GrIG “è stato determinante il silenzio assenso della Regione Sardegna”.
Il Ministero dell’Ambiente e quello della Cultura hanno respinto il progetto di una centrale fotovoltaica da 220 ettari a Uta, nel sud della Sardegna, in un’area agricola e archeologica di alto valore storico.
L’impatto culturale dei mega-progetti per la produzione di energia rinnovabile sull’Isola va ben oltre il semplice danno “estetico” al paesaggio. L’alterazione imposta del territorio implica un danno al senso identitario e si caratterizza come un conflitto di autorità. Ce ne parla la nostra archeologa e divulgatrice Sara Corona Demurtas.
Voler proteggere il paesaggio dai mega-impianti significa essere contrari alla transizione energetica? Secondo Paolo Piacentini – scrittore e presidente onorario di FederTrek – no e anzi sono necessari spazi di dialogo “laici” che uniscano entrambe le istanze.
Il diritto alla mobilità appartiene davvero a tutte le persone? Secondo il comitato del Disability Pride Bologna – che si batte appunto per i diritti delle persone con disabilità – non è così, soprattutto quando si parla di servizio taxi.
Nihon Hidankyo è l’associazione dei hibakusha, i sopravvissuti alle bombe atomiche, che ha vinto il Nobel per la Pace 2024. Ecco una carrellata di commenti da parte di esperti e attivisti per la pace, accomunati da alcune riflessioni. Due su tutte? L’importanza di non dimenticare il genocidio in corso e il valore della testimonianza di chi la guerra, in particolare quella nucleare, l’ha vissuta sulla propria pelle.
Il Movimento per la Pratobello ’24 ha realizzato un testo – che pubblichiamo integralmente – che replica a una serie di dubbi rispetto alla proposta di legge, sui quali anche noi ci siamo soffermati nel corso di questi mesi in cui il tema della speculazione energetica si è affermato in maniera prioritaria all’interno dell’agenda politica e mediatica sarda e non solo.
La base militare di Nörvenich, in Germania, ha recentemente ospitato esercitazioni del programma NATO Steadfast Noon. Eppure, in uno scenario in cui lo spettro di un conflitto nucleare è sempre più preoccupante, la società civile non si fa trovare impreparata, come dimostra la massiccia mobilitazione che ha accompagnato le operazioni NATO di ottobre.
Presentato come una soluzione promettente per la transizione energetica, l’idrogeno è da tempo entrato fra i temi della questione energetica sarda, grazie al suo potenziale di ridurre le emissioni e stoccare energia rinnovabile. Tuttavia il suo utilizzo non è esente da critiche e sfide, soprattutto riguardo alla sostenibilità della produzione e all’impatto ambientale.
L’aeroporto militare di Ghedi ospita decine di testate nucleari americane. E proprio nel Comune bresciano si è tenuto il convegno “Contro la guerra e la presenza di armi nucleari in Italia”, che ha visto l’intervento di diverse personalità del mondo dei diritti, del pacifismo e dell’antimilitarismo, fra cui Francesca Albanese e Alex Zanotelli. Insieme all’avvocato Ugo Giannangeli, uno degli organizzatori, vediamo com’è andata.
Da mesi si è fatta più intensa, ma la questione sarda legata al fenomeno della speculazione energetica nell’Isola va avanti da anni. Si tratta però di un tema le cui domande superano le risposte, finendo spesso intrappolati nelle sabbie mobili del dubbio. Ecco perché nel momento in cui la transizione energetica rischia di assumere i tratti di un assalto senza precedenti al territorio sardo, un’informazione il più possibile completa è di cruciale importanza. Per questo Indip ha realizzato un instant book sulla questione, un libro agile – di cui pubblichiamo l’introduzione – che prova a rimettere in ordine i vari fili che caratterizzano il tema.
In tempo di aree idonee, in Sardegna si ricomincia a parlare di depositi di scorie nucleari. Il ministro dell’Ambiente ha recentemente dichiarato che la procedura di valutazione ambientale per i siti idonei, inclusi quelli sull’Isola, è in corso. Una proposta che si è scontrata con l’opposizione della Regione Sardegna, e prima ancora e del Comitato No Scorie – Sarcidano per la Sardegna.
Una panoramica sul mondo delle Comunità Energetiche Rinnovabili e su aspetti come la figura del prosumer, il mix fra tecnologia e socialità e la volontà politica di emanciparsi da un modello di produzione e consumo di energia che presta il fianco a diverse criticità, non ultimo quello della speculazione. Di tutto questo parliamo con l’ingegnere e giornalista ambientale Giuseppe Milano.
Legge elettorale, rappresentanza, speculazione energetica, transizione “giusta” e lavoro. In questa intervista Renato Soru, ex governatore della Sardegna, affronta alcuni temi caldi nell’Isola, primo fra tutti quello di un passaggio dalle fonti fossili alle rinnovabili che davvero, sia in grado di non lasciare indietro nessuno.
Lo scorso weekend, quello del 21 e 22 settembre, in molte città d’Europa tanti “rettangoli blu” sono stati convertiti a spazi di socialità e parchi pubblici: la superficie occupata da parcheggi per auto infatti è stata – purtroppo solo temporaneamente – restituita alla cittadinanza. Ecco cosa è successo al Parking Day di Genova!
Il tema della speculazione energetica, dove grandi aziende italiane e straniere puntano a realizzare impianti rinnovabili con profitti enormi, con conseguenze negative sulle comunità locali e il patrimonio storico e ambientale sardo, continua a essere centrale nelle cronache isolane. In questa intervista Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru, paese impegnato da oltre 10 anni in lotte ambientaliste, dice la sua in merito a come la battaglia contro la colonizzazione energetica sia fondamentale per garantire una transizione ecologica giusta, sostenibile e una maggiore equità sociale.
In questo nuovo contributo che va ad arricchire il filone di approfondimento sull’abitare sostenibile proviamo sciogliere un dubbio che attanaglia tantissime persone in procinto di comprare una casa e a capire se conviene ristrutturare un’abitazione già esistente oppure costruirne una ex novo.
Spreco dopo spreco, è facile avere un bilancio energetico domestico fortemente negativo, con conseguenze sul nostro portafogli e soprattutto sull’ambiente. Ecco dunque alcuni consigli per minimizzare o addirittura azzerare il consumo di energia elettrica in casa. Sempre prestando attenzione ai pericoli dell’effetto rebound…