
Una famiglia di agricoltori biologici del nisseno porta avanti alcuni progetti agricoli e ricettivi per rivitalizzare la zona centrale della Sicilia, minacciata da spopolamento e abbandono.
Storie, esempi, riflessioni utili, stimolanti e replicabili per cambiare la propria vita e il mondo, per realizzare i propri sogni o anche solo per rilassarsi e apprezzare frammenti concreti di Italia che Cambia.
Una famiglia di agricoltori biologici del nisseno porta avanti alcuni progetti agricoli e ricettivi per rivitalizzare la zona centrale della Sicilia, minacciata da spopolamento e abbandono.
Attraversare a piedi o in bicicletta i territori tagliati fuori dai circuiti turistici convenzionali può generare socialità e un’economia sana. Come? Ne parliamo con l’imprenditore nonché appassionato divulgatore di cammini e turismo lento Alberto Conte.
Dieci anni fa una coppia di Catania ha deciso di cambiare vita, lasciando la città per spostarsi in un borgo tra le alture dei Nebrodi, dove ha costituito una cooperativa per contribuire alla nascita di una comunità solidale.
Massimo e Antonio sono una coppia nella vita e nel lavoro che dal centro di Napoli si è trasferita nel paese di Borgo Foresta per investire nel territorio attraverso uno spazio che unisce natura, arte e socialità.
Verusca, Luca e Fabrizio sono testimoni del fermento che anima i borghi e le valli dell’appennino centrale, un’area che vuole rinascere attraverso festival, ecomusei, cooperative e altri strumenti per tenere vivo il tessuto sociale.
Il Coordinamento Donne di Montagna dal 2004 è impegnato a riportare in vita la montagna, renderla un luogo animato da nuove comunità con una nuova economia. In questo processo di crescita le donne svolgono un ruolo fondamentale coniugando curiosità, fantasia, creatività, spirito di innovazione, amore per la tradizione e capacità di crescere e far crescere i valori consolidati con le continue trasformazioni della società contemporanea.
Alla scoperta della scuola di “O” a Ostana, dove i bambini e le loro famiglie sono tra i principali protagonisti di un processo di rigenerazione che coinvolge l’intera comunità. Alla base del progetto educativo il dialogo con le famiglie, le attività in natura, la relazione col territorio e i principi pedagogici di Maria Montessori.
Tre giovani donne – Valentina, Cecilia e Gisella – hanno scelto di trasferirsi in Lunigiana e occuparsi di un antico mulino recuperato anni prima da Martin e Adriana, dopo essersi profondamente innamorati di questo territorio. Da questo curioso incontro di storie e intenti, è nato un progetto di ospitalità nel magnifico scenario del Mulino Marghen, un luogo di accoglienza e connessione con sé stessi e con la bellezza circostante.
A Casabona, tra le colline crotonesi, Elena e Andrea offrono ai giovani talenti calabresi un ambiente professionale per accompagnarli nella ricerca della propria strada musicale. Un progetto chiamato Rising Time, nato a Milano e “tornato a casa” sette anni fa. Abbiamo chiesto a Elena Lombardo com’è andata fin qui.
Dopo una vita trascorsa a Londra, dove si trasferisce da giovanissimo lasciandosi alle spalle la periferia milanese, Alessandro Lo Porto si rende conto di voler cambiare strada. Viaggia in solitaria e attraversa in bici il Cile e l’Argentina. Ritorna a Londra e poi di nuovo in Sudamerica per un periodo più lungo. Rientrato in Europa va vivere in Polonia e infine trova il suo posto nel mondo sull’appennino reggiano, dove oggi coltiva il suo “Orto che non c’è”.
La Missione Favorire partecipazione attiva della Fondazione Compagnia di San Paolo ha avviato una programmazione specifica per le aree interne e montane. Quali metodi di progettazione delle linee di intervento? Quali effetti sulla partecipazione attiva? Ecco una panoramica sulle varie iniziative finalizzate a rivitalizzare questi territori considerati marginali.
Dopo anni trascorsi in giro per l’Italia e l’Europa, Ippolito Negro è tornato nel piccolo borgo che gli ha dato i natali, oggi popolato solo da poche decine di persone. Ispirato da questo territorio frammentato e di confine, dove la musica tradizionale è sempre stata un elemento di unione, Ippolito ci accompagna in un viaggio tra cultura agricola, valligiani, feste di paese e strumenti tradizionali che ancora oggi custodiscono un pezzo di storia di queste terre marginali.
Vi ricordate del Borgo Santa Rita, nei dintorni di Caltanissetta, dove Maurizio Spinello, il “miglior panettiere di Sicilia”, ha deciso di stabilirsi nel 1999 avviando il suo forno ora conosciuto in tutto il mondo? Siamo tornati a trovarlo per farci raccontare le novità, i cambiamenti e di come il borgo, quasi del tutto spopolato, stia riprendendo ad animarsi.
Emanuele è un ragazzo pontremolese che, dopo la laurea, anziché partire alla ricerca di nuovi lidi, decide di restare in Lunigiana per dare forma alla sua passione. Diventa mastro birraio e inizia a produrre la sua birra artigianale, creandone una linea con ingredienti a chilometri zero. Un aspetto fondamentale della sua attività è la circolarità: come ci spiega nella video-intervista, i residui solidi del processo di produzione della birra non vengono scartati ma impiegati per fare il pane. Oggi, a distanza di dieci anni, ci racconta il suo percorso e la sua idea di confine.
“Venire a vivere nelle zone montane significa diventare dei cittadini responsabili”. È il caso della Val Borbera (AL) e della storia di Irene Zembo, che oggi fa parte dei nuovi insediati di questo territorio. Geologa e guida ambientale escursionistica, prima viveva a Milano, poi ha deciso di lasciare la città per trasferirsi tra il verde e i piccoli paesi dell’appennino. Oggi ci racconta la sua storia, convinta che possiamo sempre prenderci cura dei fragili e preziosi luoghi che ci ospitano.
La sua è un’attività ricettiva che dal 1832 offre ospitalità in una piccola frazione dell’alessandrino: qui da più di cent’anni resiste, nonostante il forte spopolamento che ha colpito la valle. Parliamo dell’Albergo Ristorante Ponte e del suo titolare Michele Negruzzo che a Cosola, in Val Borbera, apre le sue porte con gioia a chiunque si avventuri in questo territorio di confine.
Terra di confini, reali o immaginari. Terra di lingue e tradizioni che allo stesso dividono e uniscono. E, al di là di tutto, terra affascinante e ricca di potenzialità. Con il supporto del mini documentario che abbiamo realizzato per il progetto Confini, vi portiamo a visitare la Lunigiana e a conoscere i suoi abitanti, incastonati in questo angolo fra Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna.
Valorizzare un territorio che ha conosciuto lo spopolamento e che oggi scommette su sé stesso: siamo partiti alla scoperta delle realtà della Val Borbera (AL), dove abbiamo incontrato Paolo Ferrari, ricercatore e studioso delle Quattro Province. Percorrendo piccole frazioni e strade che si inerpicano tra le montagne, ci ha raccontato che cosa significa vivere in una terra di confine e saper guardare al futuro pur custodendo le tradizioni del passato.
Continuiamo la nostra indagine di approfondimento sulle aree interne di confine, intervistando questa volta Giulia Rolando, attuale gestrice del rifugio Pian Dell’Arma di Caprauna (CN), in Val Pennavaire. Con lei affrontiamo molti aspetti legati al vivere e gestire un’attività turistica in aree interne di confine partendo dalla sua esperienza personale che, nonostante la giovane età, le ha già consentito di schiarirsi le idee sulla sua scelta di vita e di lavoro.
Un modo di viaggiare e scoprire i territori nuovo e innovativo, che recupera gli aspetti emotivi e relazionali accompagnandoli con lentezza, basso impatto ambientale e rispetto per i luoghi visitati e chi li abita. Dalla Calabria, dove si è spostata con la sua famiglia, Silvia Salmeri ci racconta tutti i progetti che ha portato avanti negli ultimi anni nel campo del turismo consapevole.
I protagonisti dell’Italia che Cambia raccontano le loro esperienze, dimostrando con l’esempio che un modo diverso di vivere e agire è possibile. Uno spazio di racconto e ispirazione per generare nuovi cambiamenti.
In questa rubric mensile Fabrizio Corgnati si confronta con una serie di ospiti per mostrare che se lo vogliamo “la fine del mondo NON è vicina”. E nemmeno la nostra fine!
“Filò, il filo del pensiero”: un gruppo di giovani accomunati dalla passione per la filosofia e la pedagogia porta queste pratiche fra i banchi di scuola, per dialogare con le menti fresche, curiose e fertili dei più piccoli.
OIA’, un’associazione che porta avanti un modello itinerante di educazione creativa, libera e consapevole, dopo una esperienza decennale in giro per il mondo, condivide con i nostri lettori scoperte, riflessioni, domande.
Centinaia di video e articoli che mostrano e dimostrano che lontano dai riflettiori esiste un’Italia che Cambia, che agisce e reagisce, generando ogni giorno un mondo diverso, migliore, empatico, biodiverso e sostenibile.
A distanza di un po’ di tempo dal nostro primo incontro, torniamo a intervistare i protagonisti delle storie di cambiamento raccontate in questi anni per un aggiornamento sull’evoluzione dei loro progetti e della loro vita.
Una rubrica per condividere con voi le iniziative che organizziamo in giro per il Paese, i resoconti dei nostri incontri e le riflessioni dei protagonisti di Italia che Cambia e dei nostri partner in un racconto mai autoreferenziale.
“Meme” è uno spazio di approfondimento filosofico e pratico in cui si affrontano argomenti centrali nei nuovi paradigmi e negli antichi pensieri che costellano l’Italia e il mondo che cambia con esperti di settore.
Un altro immaginario per la Calabria. Questo format racchiude 10 tappe, 10 articoli e 10 video-storie di testimonianze ed esperienze che mostrano che la Calabria è (anche) molto lontata da stereotipi e immaginari decadenti.
Gli Ashoka Fellow portano avanti “idee innovative che trasformano i sistemi sociali e producono benefici nelle vite di milioni di persone” tracciando la rotta che permette alle persone di fiorire in circostanze nuove.
Hangar Piemonte condivide domande e traiettorie di ricerca, interrogandosi sulla complessità per aprire un dialogo e un confronto verso tutti quei soggetti, che in questo momento vivono processi di trasformazione culturale.
Una proposta che, partendo dalla teologia di Matthew Fox, unisce diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali per rivolgersi a chiunque oggi sia in ricerca, apertura e rinnovamento.
“Ma cosa c’entrano le favole con Italia che cambia?”. Emanuela Sabidussi ci porta a toccare alcuni dei temi fondamentali del nostro tempo con il linguaggio profondo e ancestrale della favola. Provare per credere.
Soprattutto durante i mesi estivi il turismo in Sicilia “mordi e fuggi” non permette di entrare in contatto con l’anima dei luoghi e delle persone dell’isola. Ma esistono alternative etiche, lente, sostenibili e solidali.
Il Medio Oriente sta diventando cruciale per i rapporti commerciali fra USA e Cina e i conflitti di Israele svelano un nuovo tentativo di affermazione del potere politico statunitense nell’area. È questa la lettura dello studioso Adam Hanieh, autore di “Crude capitalism”.
Presentato al festival IsReal 2025, il documentario racconta l’arcipelago sulcitano attraverso lo sguardo dei pescatori e del mare, tra inquinamento industriale, basi militari e memoria collettiva.
Ogni scelta che compiamo lungo la filiera alimentare parla di noi e del mondo che vogliamo: persone, ambiente, animali, sono tutti connessi in una rete invisibile di cause ed effetti.