La stagione della caccia si è aperta con un morto e un ferito, fra le proteste
Il 21 settembre si è aperta ufficialmente la stagione venatoria 25–26. Fra preaperture, ricorsi e proteste, il dibattito politico sul tema è acceso.
Ogni giorno accadono molte cose. Qui vi riportiamo "in tempo reale" le notizie più importanti per orientarsi nel mare magnum dell'informazione contemporanea in modo consapevole, ecologico e costruttivo.
Il 21 settembre si è aperta ufficialmente la stagione venatoria 25–26. Fra preaperture, ricorsi e proteste, il dibattito politico sul tema è acceso.
Dopo decenni di negoziati, il Trattato sull’Alto Mare diventa legge. Un passo storico per la salvaguardia della biodiversità marina e un importante segnale di cooperazione.
In occasione della giornata mondiale della raccolta dei rifiuti, l’indagine annuale della campagna “A Buon Rendere” rilancia la necessità di un sistema di deposito cauzionale.
In un appello chiedono ai politici di boicottare il testo, sostenendo che siamo a un bivio per la politica ambientale del paese, per la tutela delle norme internazionali, e per la convivenza tra esseri umani e natura.
Diverse associazioni scientifiche avvisano che la escalation di guerre e corsa agli armamenti avranno gravissime conseguenze sulla crisi climatica in corso.
La corte suprema argentina ha ordinato alle compagnie petroliffere operanti nel territorio del parco nazionale Calilegua di presentare un piano di abbandono delle attività estrattive e ripristino dell’ecosistema danneggiato.
Parte integrante di una strategia di risposta – che già presentava notevoli criticità – alla crisi idrica in Sicilia, il dissalatore di Porto Empedocle funziona già a mezzo servizio a poco più di un mese dalla sua inaugurazione.
Secondo il sindaco di Roma entro 5 anni sarà possibile fare il bagno nel Tevere, ma le analisi parlano di concentrazioni pericolose di batteri fecali, ammoniaca, pesticidi e metalli pesanti.
Ecco i dati rilevati dal sistema Copernicus sulle temperature di agosto 2025, ma anche su bilancio idrologico, mari, ghiacci e altri aspetti legati alla crisi climatica.
La stagione di caccia, che ha aperto in anticipo, ha già visto le prime gravi violazioni: in Sicilia alcuni cacciatori sparano accanto a un canile mettendo a repentaglio l’incolumità di operatori e cani.
Il 5 settembre il mondo ha superato la capacità di gestire i propri rifiuti plastici. Ma esiste davvero una quantità sostenibile di plastica? E cosa significa se il riciclo non funziona?
L’aumento dei prezzi alimentari in Europa è legato al degrado del suolo, un problema strutturale e trascurato che richiede azioni urgenti e sostenibili per garantire la sicurezza alimentare.
Il colosso A23a, staccatosi nel 1986 dall’Antartide, si sta sgretolando. Un evento normale e atteso, ma che offre importanti spunti di riflessione.
La Commissione Europea ha attivato una consultazione pubblica per semplificare la legislazione ambientale. Alcune sigle ambientaliste invitano a partecipare per far sentire la propria voce.
La petizione del WWF contro le nuove norme su caccia e fauna selvatica raccoglie oltre 80.000 firme, mentre l’associazione denuncia un attacco sistematico ai principi di tutela ambientale e scientifica.
Un intervento ecologico senza precedenti ha riportato in vita un fragile ecosistema marino, minacciato da decenni di squilibri ambientali e sovrappopolazione di ricci di mare.
Roma e Milano tra gli hotspot più vulnerabili. Il rapporto del CMCC denuncia: “Povertà da raffrescamento e rischi per lavoro e salute”.
Il progetto, da 80 miliardi di dollari, vuole proteggere Giava dall’erosione e dall’innalzamento del mare ma è criticato per i possibili impatti ambientali e l’incertezza sulla sua efficacia.
Uno studio condotto in Val di Fassa evidenzia come le mangiatoie modifichino le dinamiche tra erbivori e predatori. Un tema che riaccende il dibattito sulla gestione faunistica, mentre in Svizzera si discute sull’abbattimento dei cuccioli di lupo.
Tra proteste, inchieste e silenzi imbarazzanti, prende forma un impianto da 275mila galline in batteria. Gli ambientalisti parlano di “catena di montaggio disumana”, mentre il territorio rischia di perdere il suo volto agricolo e identitario.