A Londra l’aria è sempre più pulita
L’espansione della zona a traffico limitato ha ridotto drasticamente i livelli di inquinamento atmosferico nella capitale del Regno Unito

L’espansione della Ultra Low Emission Zone (Ulez) a Londra nel 2023 ha portato a un significativo miglioramento della qualità dell’aria, secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla Greater London Authority. La Ultra Low Emission Zone (Ulez) è una zona a traffico limitato introdotta a Londra per ridurre l’inquinamento atmosferico, imponendo un costo giornaliero ai veicoli più inquinanti. L’obiettivo è migliorare la qualità dell’aria, proteggere la salute pubblica e ridurre le emissioni di gas serra.
Lo studio evidenzia che i livelli di inquinanti pericolosi per la salute sono diminuiti sensibilmente, con benefici particolarmente evidenti nelle aree più povere della città. Dal 2019, le concentrazioni di biossido di azoto (NO2), un gas tossico che aggrava l’asma e aumenta il rischio di tumore ai polmoni, sono diminuite del 27% in tutta Londra. Inoltre, le emissioni di particolato fine (PM2.5) proveniente dagli scarichi dei veicoli sono calate del 31% nelle zone periferiche rispetto a uno scenario senza Ulez. Complessivamente, il miglioramento della qualità dell’aria è avvenuto a un ritmo più rapido rispetto al resto del Regno Unito.
Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha dichiarato al Guardian che che questa politica ha avuto un impatto decisivo sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico e sulla protezione della salute pubblica. Ha sottolineato che, prima delle misure adottate dalla sua amministrazione, ci sarebbero voluti quasi due secoli per portare Londra entro i limiti legali di qualità dell’aria, mentre ora l’obiettivo potrebbe essere raggiunto quest’anno.
L’Ulez, introdotta inizialmente nel centro di Londra nel 2019 e ampliata nel 2021 per coprire le zone interne, è stata estesa a tutta la capitale nell’agosto 2023. Il sistema impone una tariffa giornaliera di £12.50 ai veicoli più inquinanti, mentre la maggior parte dei veicoli a benzina con meno di 19 anni e quelli diesel con meno di 9 anni sono esenti. Attualmente, il 97% dei veicoli in circolazione a Londra rispetta gli standard e non deve pagare la tariffa.
Nonostante le resistenze politiche e legali, inclusi i ricorsi persi da alcuni municipi della periferia di Londra e le critiche di Keir Starmer, che ha attribuito alla Ulez la sconfitta laburista nelle elezioni suppletive di Uxbridge e Ruislip, il rapporto conferma l’efficacia della misura. Lo studio rivela che nei quartieri più poveri, spesso situati lungo le strade più trafficate, l’esposizione a livelli illegali di inquinamento è diminuita dell’80% nel 2023, percentuale che sale all’82% nelle aree periferiche.
Oltre ai benefici per la salute, il rapporto evidenzia anche una significativa riduzione delle emissioni di gas serra: grazie alla Ulez, sono state evitate emissioni di CO2 equivalenti a quasi tre milioni di viaggi aerei di sola andata tra Heathrow e New York.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha elogiato l’iniziativa, affermando che migliorare la qualità dell’aria è essenziale per la salute pubblica e per ridurre l’incidenza di malattie respiratorie e cardiovascolari. Gli esperti indipendenti che hanno esaminato il rapporto confermano che ogni fase dell’Ulez ha portato miglioramenti tangibili per la qualità dell’aria e la salute dei londinesi.
Secondo Simon Birkett, direttore della campagna Clean Air in London, le misure adottate hanno contribuito a ridurre le concentrazioni di NO2 vicino alle strade trafficate di due terzi, portando Londra più vicina ai limiti legali e agli standard di qualità dell’aria dell’OMS. Il rapporto sottolinea come la Ulez, insieme ad altre misure come l’adozione di autobus e taxi meno inquinanti, abbia svolto un ruolo cruciale nel migliorare la qualità della vita dei cittadini londinesi.
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