Meta si è rifiutato di sponsorizzare la nostra intervista a uno dei più influenti climatologi mondiali
Abbiamo tentato di sponsorizzare su Facebook un’intervista al climatologo Michael E. Mann, ma è stata rifiutata, nonostante i tentativi di verifica.

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato su Italia che Cambia un’intervista a Michael E. Mann, climatologo statunitense fra i più conosciuti e influenti al mondo, padre del famosissimo grafico “a mazza da hockey”, uno studio che ha mostrato la realtà della crisi climatica a livello globale.
Come spesso facciamo con contenuti particolarmente significativi, lo abbiamo promosso anche utilizzando delle sponsorizzate a pagamento su Facebook, in modo che potesse raggiungere un pubblico più ampio possibile. Ma questa volta la sponsorizzazione non è andata a buon fine.
“Your last request to boost this post wasn’t approved“, recitava il messaggio di risposta. Tradotto: “Il vostro ultimo tentativo di sponsorizzare questo post non è stato approvato”. Indagando sulle cause, è emerso che il contenuto poteva violare la policy di Facebook legata alle questioni politiche. Anche le nostre successive richieste di revisione sono sempre state rigettate.
Il contenuto dell’articolo è in effetti, almeno in parte, politico. Nell’intervista in questione Mann critica duramente quelli che considera degli attacchi diretti dell’amministrazione Trump alla scienza climatica. E da qualche tempo Meta (la società madre di Facebook e Instagram) ha implementato linee guida specifiche per la sponsorizzazione di contenuti politici, elettorali o relativi a temi sociali sensibili. Chiunque desideri promuovere contenuti politici o su temi sociali deve completare un processo di autorizzazione. Questo include la verifica dell’identità e la conferma della residenza nel paese in cui si intende pubblicare l’inserzione.
In altre parole le linee guida di Meta non vietano né limitano – almeno sulla carta – la sponsorizzazione di contenuti politici, ma servono a renderle più trasparenti ed evitare che vengano usate, ad esempio, per influenzare elezioni straniere. Una evenienza difficile da immaginare nel caso della nostra intervista.
Abbiamo comunque provato a seguire quanto indicato dalle linee guida che prevedono due opzioni: si può confermare l’identità della persona che gestisce la pagina inviando copia del documento di identità, oppure produrre un atto notarile dell’identità della testata.
Per questioni sia di tempo che di costi abbiamo optato per la prima opzione, ma dopo qualche ora dall’invio del documento lo stesso è tornato indietro con un messaggio di errore in cui si affermava che fosse risultato impossibile confermare l’identità. Abbiamo ripetuto la procedura con lo stesso risultato.
Abbiamo quindi verificato quali fossero gli altri contenuti rigettati in passato, trovando un solo precedente: un articolo sul Manifesto di Ventotene (sempre per motivi politici).
Per capire se le policy di Meta si applicano indistintamente a tutti i contenuti politici, abbiamo fatto una prova ulteriore. Abbiamo sponsorizzato una puntata di Io non mi rassegno, la nostra rassegna stampa commentata quotidiana condotta da Andrea Degl’Innocenti, sulle elezioni e il caos politico in Romania. Risultato: la sponsorizzata è stata accettata senza alcun problema.
Non abbiamo elementi per ritenere che il rifiuto della sponsorizzata sia legato al tema specifico (crisi climatica e/o amministrazione Usa). Ci limitiamo a osservare che una trafila del genere rende molto difficile (nel nostro caso impossibile) valorizzare un contenuto unico: l’intervista esclusiva a uno dei più grandi climatologi viventi.
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