Il più grande evento alternativo alla COP30 continua a mobilitare migliaia di persone. Migliaia di attivisti da tutto il mondo chiedono giustizia climatica, stop ai fossili e una transizione davvero equa.
Il più grande evento alternativo alla COP30 continua a mobilitare migliaia di persone. Migliaia di attivisti da tutto il mondo chiedono giustizia climatica, stop ai fossili e una transizione davvero equa.
È iniziata la conferenza sul clima di Belem, alle porte della foresta amazzonica, da anni al centro delle questioni ambientali e della lotta al cambiamento climatico; almeno in apparenza. La giornalista Michela Loddo ci racconta la situazione.
L’attivista di Ultima Generazione è sotto processo per aver criticato Eni. La sua storia diventa l’occasione per riflettere sul significato e sul futuro dell’attivismo climatico.
A Su Tzirculu in via Molise il 15 e 16 novembre si terrà la seconda edizione del Festival di Letteratura della Crisi Climatica “A che ora è la fine del mondo?”.
A Torino Extinction Rebellion Torino e l’assemblea antimilitarista provano a bloccare gli accessi all’Aerospace & Defense Meetings, denunciando il legame tra industria bellica, guerre e crisi climatica.
A Belém i governi trovano un accordo in extremis: promesso il triplicamento dei fondi per l’adattamento entro il 2035, ma il testo finale evita di nominare i combustibili fossili, lasciando molti paesi insoddisfatti.
L’ultima bozza di accordo a Cop30 elimina ogni riferimento ai combustibili fossili e manda in crisi i negoziati. Trenta Paesi minacciano il veto, Lula porta il “roadmap” al G20. Il gioco si sposta su più tavoli.
L’Italia è al 46° posto, con una performance giudicata bassa, mentre l’Unione europea nel complesso è al 20° posto.
Giornalista esperto di ambiente e clima, Ferdinando Cotugno condivide con noi alcune riflessioni su cause ed effetti della crisi climatica e su come essa viene percepita dalle persone.
Pietro Ruffo racconta con il linguaggio dell’arte contemporanea i più recenti studi dell’antropologia. Che ci consegnano un ritratto del genere umano tutt’altro che crudele e distruttivo
L’esperto di sistemi di ritenzione idrica americano ha creato una piattaforma in cui racconta tutti gli esempi virtuosi ed efficaci per mitigare gli effetti degli eventi climatici estremi.
Si è appena conclusa l’ottava edizione di Make in South, l’appuntamento che si ripropone a ogni cambio stagione come momento e opportunità di scambio e confronto. Un’edizione particolare che segna l’inizio di un nuovo percorso che Isola ha deciso di avviare insieme a tutta la community focalizzato sul mondo della cultura, della scuola, dell’imprenditorialità e dei giovani. Italia Che Cambia non poteva mancare!
Bilancio finale a qualche giorno di distanza dalla chiusura della COP30 di Belém. Non si è raggiunto un accordo sull’uscita dai combustibili fossili, ma nasce il “Meccanismo dell’Azione di Belém” per coordinare la giusta transizione.
Dalla COP30 di Belém e dal piano di pace di Trump per l’Ucraina al rapporto tra Trump e il sindaco di New York Mamdani, fino alla misteriosa evacuazione di palestinesi da Gaza e al maxi-rapimento di studenti in Nigeria.
Scomparsa la roadmap di uscita dai fossili, ci sono tensioni tra Paesi presenti a Belém. Con l’ospite Nadia Paleari, si analizzano rischi e possibili scenari futuri per il processo COP e per la transizione energetica.
L’Italia frena la roadmap europea per l’uscita dai fossili e non mantiene le promesse sul fondo Loss & Damage, perdendo credibilità nei negoziati internazionali sul clima.