
In Sardegna gli alberi monumentali rappresentano un patrimonio naturale e culturale inestimabile, che distingue l’Isola per la ricchezza e la varietà di queste presenze secolari, testimoni viventi della storia e dell’identità locale.
Fatti che le persone Non sanno Utili per la propria vita. Questa definizione, semplice e banale, spesso viene dimenticata. Eppure - se applicata - aiuta a discernere. In questa sezione vi proponiamo fatti UTILI davvero per cambiare noi stessi e il mondo
In Sardegna gli alberi monumentali rappresentano un patrimonio naturale e culturale inestimabile, che distingue l’Isola per la ricchezza e la varietà di queste presenze secolari, testimoni viventi della storia e dell’identità locale.
Da pochi giorni è diventata operativa la Rete dei Boschi Vetusti, ovvero quelli che da oltre sessant’anni non sono soggetti all’azione umana. Cosa comporta questa novità e come si inserisce nel dibattito sulla gestione e tutela del patrimonio forestale?
In seguito all’intervento della Commissione Europea, la Regione Puglia ha decretato la sospensione dell’accordo di programma che prevede l’espansione del Nardò Technical Center di proprietà della Porsche, ai danni del secolare Bosco D’Arneo. Ma si teme ancora per le sue sorti.
Mobili ecologici, sostenibili (davvero!) e rispettosi dell’ambiente: Esistono? Se sì, come sceglierli? Vediamolo più da vicino, tra certificazioni, legno rigenerato e second hand.
A Lerici un gruppo di persone sta cercando di impedire che una vasta area boschiva venga abbattuta per far posto a un resort turistico. Ne abbiamo parlato con la promotrice di una petizione sul tema.
Il 17 maggio, in contrada Gasena, ad Agrigento, è stato inaugurata la grande area verde riqualificata dal Conalpa e intitolata al giudice ragazzino che fu ucciso dalla mafia nel 1990 e che tanto si batteva contro i reati ambientali. L’obiettivo è quello di trasformare l’area in un Parco della Memoria e di intitolare ogni pianta che crescerà a una vittima di mafia.
Olmo, un progetto di riforestazione attraverso l’agricoltura naturale lanciato dall’associazione OIA’ in provincia di Cuneo, sarà la prima tappa di una nuova avventura. Ispirato dalla magia delle fiabe, è in partenza Il Cammino delle Stelle, dal Piemonte alla Galizia, in Spagna, lanciando bombe di semi lungo il percorso secondo gli insegnamenti del filosofo e agricoltora giapponese Masanobu Fukuoka.
Dal 2015 in decine di scuole in tutta Italia e in Europa si piantano alberelli in onore di donne e uomini che si sono distinti per il loro impegno contro oppressioni e discriminazioni. Sono nati tanti Giardini delle Giuste e dei Giusti ispirati all’iniziativa del museo Yad Vashem di Gerusalemme ma che, nell’ottica della parità di genere, sottolineano in particolare la memoria delle donne.
Dal 2022 Alberea, una società benefit, promuove progetti di riforestazione rivolti a privati e aziende in Sardegna e nel Mediterraneo per arginare le conseguenze dell’emergenza climatica. L’obiettivo è aumentare la copertura arborea com’era un tempo nel Mediterraneo per poter conservare ciò che ci è stato lasciato. Grazie agli interventi di Alberea in aree private e pubbliche crescono sempre di più l’attenzione, la sensibilità e la comprensione dell’importanza che le foreste hanno per la sopravvivenza dell’essere umano.
Nel 2016 Francesco Ragusa, nella sua Modica, ha deciso di fare impresa mettendo insieme le sue competenze digitali e la sua coscienza ecologica. Ne è venuta fuori una piccola azienda familiare che gestisce insieme con sua moglie e che, oltre alle bomboniere e i gadget verdi, permette di piantare alberi nel mondo e di sostenere alcuni boschi cittadini in Sicilia e nel Lazio grazie alla collaborazione con realtà che si occupano di riforestazione.
La città di Messina ha avviato un ampio progetto di forestazione urbana e riqualificazione che punta sulla digitalizzazione dei dati in modo da rendere più semplice e puntuale la gestione del verde cittadino. Il sistema informativo del verde permetterà il censimento, la manutenzione, l’irrigazione delle piante cittadine e i viali alberati eviteranno l’effetto isole di calore urbano.
Come combattere i terribili effetti del cambiamento climatico? Sì può anche in città, basta creare piccole aree verdi che diano respiro e armonia al territorio urbano. È questo il proposito del Comune di Pozzuoli, che ha avviato un nuovo progetto per ridurre l’inquinamento atmosferico, il surriscaldamento dell’aria e del suolo, regolare i corsi d’acqua e proteggere la flora e la fauna.
A Thousand Trees Project è un progetto nato spontaneamente e portato avanti da volontari, volto a piantare quanti più alberi possibili nell’entroterra di Genova, per prevenire gli incendi e far fronte alla deforestazione. A questa attività di piantumazione fa da contorno un costante coinvolgimento della cittadinanza in iniziative dall’impatto ecologico positivo e il dialogo con un mondo istituzionale troppo spesso negligente e passivo.
La proposta di modificare alcuni punti della normativa sulle autorizzazioni per il taglio nei boschi ha scoperchiato un vaso di pandora. Barricati dietro i termini sin troppo divisivi di produttivisti e conservazionisti, i soggetti che si occupano di gestione delle risorse forestali si sono lanciati in un dibattitto serrato. Attraverso il primo di alcuni approfondimenti, Paolo Piacentini – scrittore e presidente onorario di FederTrek – prova a fare il punto della situazione.
Sabato 30 settembre tutta Scampia si riunirà per prendersi cura del suo caco. La pianta è stata messa a dimora esattamente un anno fa nell’ambito di una collaborazione con il progetto Kaki Tree. I vari cachi – considerati alberi simbolo della pace – uniscono virtualmente le tante realtà che in giro per l’Italia lavorano ogni giorno per costruire una nuova società nonviolenta, inclusiva e aperta.
Partire dalla Thailandia percorrendo Laos, Cambogia e Vietnam: è questo il viaggio che porterà quattro ragazzi piemontesi nel sud est asiatico, per raccontare gli effetti dei cambiamenti climatici e di una deforestazione spietata. Al termine della loro esperienza contribuiranno alla piantumazione di più alberi possibili: come raccontano, “per ogni albero che pianteremo in Italia nel Parco del Ticino ne pianteremo uno anche in Vietnam”.
Manifestare per dire no ai tagli indiscriminati di alberi. È successo sabato scorso a Genova, dove comitati, associazioni e cittadini sono scesi in piazza per far sentire la propria voce al grido di “Siamo pronti alla mobilitazione!”. Ne abbiamo parlato con Andrea Agostini, del Comitato Parco Acquasola, fra gli organizzatori dell’evento di protesta di sabato scorso e di molte altre iniziative a difesa del verde urbano.
Documentare il nostro polmone, tra bellezze naturali e deforestazione: Paola Gianotti è un’atleta piemontese che il 3 aprile è partita per una nuova avventura a sostegno dell’ambiente. Con il progetto Bike4Tree Brazil percorrerà 1200 km attraversando parte del Mato Grosso in bici per documentare il territorio e raccontare con i suoi occhi la salute di un pezzo del nostro pianeta.
Quanto cambia un paesaggio desertificato con mezzo milione di alberi in più? Moltissimo e diventa scrigno di biodiversità. Ne abbiamo parlato con Roberto Salustri, dell’Ecoistituto Reseda, il quale ci ha raccontato di un altro progetto di cooperazione internazionale, stavolta in Senegal, Stop the desert.
A marzo 2020, in pieno lockdown, il commercialista ragusano Giampiero Brugaletta ha deciso di ripulire un terreno comunale abbandonato per farne un piccolo grande spazio verde per e dei bambini. Così è nato il cantiere di Bimbosco, un piccolo bosco didattico cittadino in divenire in cui i 120 alberelli portano i nomi dei figli e delle figlie di chi li ha piantati.