
Un ostello e un’osteria gestiti da una cooperativa e dal suo staff di persone con disabilità che si conquistano le proprie autonomie e al tempo stesso portano avanti con ottimi risultati la loro attività.
Storie, esempi, riflessioni utili, stimolanti e replicabili per cambiare la propria vita e il mondo, per realizzare i propri sogni o anche solo per rilassarsi e apprezzare frammenti concreti di Italia che Cambia.
Un ostello e un’osteria gestiti da una cooperativa e dal suo staff di persone con disabilità che si conquistano le proprie autonomie e al tempo stesso portano avanti con ottimi risultati la loro attività.
A Capo Mannu il surf è molto più di uno sport: è comunità, riscatto e arte. Vincenzo Ingletto, fondatore dell’Is Benas Surf Club, intervistato da Matteo Cardia racconta come le onde abbiano trasformato vite e territori, unendo passione e radici locali.
Il rugby in carrozzina è uno sport di velocità, strategia, ma soprattutto di squadra e i Red Fox in merito, sezione paralimpica del Rugby Capoterra, stanno costruendo un progetto unico. Ce lo racconta Matteo Cardia.
Un teatro virtuale in cui vanno in scena attori e attrici con disabilità visive. Ma anche laboratori, lezioni e un podcast. Sono le iniziative dei Teatranti dello Stivale per rendere l’arte scenica più inclusiva e accessibile.
Ezen è un piccolo eden ispirato all’incanto dei giardini zen. Uno straordinario esempio di coltivazione in acquaponica, unico nel suo genere, ma anche di inclusione e riciclo.
Scrivere per fare i conti con se stessi e raccontare al mondo la propria condizione. È così che Patrizia Nadal ha trasformato la disabilità in una storia di inclusione e speranza.
È fondato sull’economia circolare il progetto della cooperativa sociale Felici da Matti, che in Calabria sta portando innovazione, sostenibilità e inclusione partendo da olii esausti e vestiti destinati al macero.
Lunedì 7 ottobre a Milano Ashoka Italia ha presentato quattro nuovi imprenditori e imprenditrici sociali, ovvero persone che con i loro progetti incidono positivamente su diversi ambiti della società. Si occupano di diversi temi, dagli oceani alla disabilità, dai Care Leavers – giovani che escono dall’affido per entrare nel mondo adulto – alla transizione ecologica. Ecco chi sono.
Silvia Calcavecchia ci racconta la sua storia e il suo impegno per comunicare e informare in modo consapevole, in particolare sui temi che la riguardano da vicino, uno su tutti quello della disabilità. Uno dei suoi strumenti principali sono i social. L’obiettivo? “Dare voce a esperienze personali che possono risuonare con quelle di altri e offrire un supporto, anche solo con una parola o un racconto di vita”.
Mi girano… le ruote! A chi dice e non fa, a chi si lamenta e non agisce, rispondiamo con una sgommata in carrozzina. Abbiamo parlato con Vitina Maiorello della sua associazione Mi girano le ruote e delle attività che svolge per includere e sensibilizzare, con particolare attenzione verso persone che spesso vengono relegate ai margini della società, come chi è in carcere o chi ha una disabilità.
Dalla tenacia di Ileana Esposito è nata Peepul, associazione che organizza corsi di vela per persone con disabilità. Un’attività preziosa che però non è che il risultato finale del lungo percorso di Ileana per cambiare l’approccio alla disabilità, non solo dal punto di vista dei servizi ma anche da quello culturale.
L’autismo non bisogna raccontarlo, bisogna farlo vivere. Ed è proprio ciò che succede a PizzAut, dove la pizza viene preparata e servita da giovani con spettro autistico. L’idea, nata dalla mente di Nico Acampora, è di offrire un’esperienza di vita e professionale che valida per accrescere autonomia e autostima, smontando i pregiudizi e gli approcci abilisti.
Isabella e la sua famiglia puntano tutto sull’azienda agricola Magarìe, immersa nel verde rigoglioso delle campagne cilentane. Non solo un luogo di realizzazione e vendita di prodotti, ma anche un centro di inclusione sociale. Presso il loro rifugio infatti, organizzano campi estivi dedicati alle persone con disabilità, offrendo l’opportunità di sperimentare la vita rurale, imparare nuove competenze e partecipare attivamente alla vita della comunità agricola.
Dall’idea e dal desiderio di uno si è data speranza a molti: è questo ciò che è successo grazie a Il forno di Vincenzo, ente del terzo settore di Eboli, in provincia di Salerno. Vincenzo è un giovane panificatore affetto dalla Sindrome della X Fragile, una disabilità che non ha mai ostacolato i sogni di un giovane uomo che ha sempre immaginato il suo futuro nella produzione del pane.
Noi altri a Cagliari è una gastronomia che promuove l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Gestito dalla cooperativa Controvento, offre opportunità di lavoro e formazione nel campo della ristorazione secondo un approccio al lavoro che sia inclusivo e attento alla partecipazione e alle esigenze della comunità.
Nell’alta Emilia c’è un progetto che, richiamandosi nel nome al padre della stampa moderna, impugna strumenti come editoria, comunicazione e informazione per valorizzare il territorio attraverso l’inclusione. Officine Gutenberg è un progetto articolato con un obiettivo tanto semplice quanto cruciale, che non può che risuonare in maniera armonica fra le nostre pagine: andare alla ricerca dell’Italia migliore.
Dopo averla incontrata qualche anno fa in occasione del nostro tour nell’amore (e nel sesso) che cambia, ritroviamo Armanda Salvucci per parlare di Sensuability®️, di arte, di formazione, di sessualità e di disabilità. Anzi, di tutte queste mischiate cose insieme, che sono il pane quotidiano di Armanda e dell’associazione Nessunotocchimario.
E se le persone, soprattutto giovani, con delle fragilità in cerca di una loro autonomia emotiva e lavorativa facessero vedere la città ai turisti interessati agli scorci più particolari e inediti? E se per costruire questi tour venissero coinvolti i piccoli artigiani e gli abitanti dei quartieri, creando una rete solidale? È proprio questa l’idea di Case Matte, un progetto lanciato dalla cooperativa ISACPro che a Taranto unisce inclusione sociale, empowerment, turismo esperienziale e valorizzazione della comunità.
Una rete diffusa che lavora quotidianamente per rendere il Trentino sempre più accessibile, non solo per chi ci abita ma anche per i turisti che lo visitano ogni anno. È quella della cooperativa HandiCREA co-fondata da Graziella Anesi, la cui disabilità è stata la spinta propulsiva per lavorare con passione alla costruzione di una società più inclusiva.
Arriva dall’Olanda un’interessante iniziativa che attraverso l’arte, in particolare la fotografia, vuole generare inclusione e giustizia sociale in particolare nel mondo della sanità, superando la logica del binarismo. Lanciata da Treat It Queer Foundation, è recentemente sbarcata anche in Italia in occasione dello Youth Exchange sulla salute queer.
I protagonisti dell’Italia che Cambia raccontano le loro esperienze, dimostrando con l’esempio che un modo diverso di vivere e agire è possibile. Uno spazio di racconto e ispirazione per generare nuovi cambiamenti.
In questa rubric mensile Fabrizio Corgnati si confronta con una serie di ospiti per mostrare che se lo vogliamo “la fine del mondo NON è vicina”. E nemmeno la nostra fine!
“Filò, il filo del pensiero”: un gruppo di giovani accomunati dalla passione per la filosofia e la pedagogia porta queste pratiche fra i banchi di scuola, per dialogare con le menti fresche, curiose e fertili dei più piccoli.
OIA’, un’associazione che porta avanti un modello itinerante di educazione creativa, libera e consapevole, dopo una esperienza decennale in giro per il mondo, condivide con i nostri lettori scoperte, riflessioni, domande.
Centinaia di video e articoli che mostrano e dimostrano che lontano dai riflettiori esiste un’Italia che Cambia, che agisce e reagisce, generando ogni giorno un mondo diverso, migliore, empatico, biodiverso e sostenibile.
A distanza di un po’ di tempo dal nostro primo incontro, torniamo a intervistare i protagonisti delle storie di cambiamento raccontate in questi anni per un aggiornamento sull’evoluzione dei loro progetti e della loro vita.
Una rubrica per condividere con voi le iniziative che organizziamo in giro per il Paese, i resoconti dei nostri incontri e le riflessioni dei protagonisti di Italia che Cambia e dei nostri partner in un racconto mai autoreferenziale.
“Meme” è uno spazio di approfondimento filosofico e pratico in cui si affrontano argomenti centrali nei nuovi paradigmi e negli antichi pensieri che costellano l’Italia e il mondo che cambia con esperti di settore.
Un altro immaginario per la Calabria. Questo format racchiude 10 tappe, 10 articoli e 10 video-storie di testimonianze ed esperienze che mostrano che la Calabria è (anche) molto lontata da stereotipi e immaginari decadenti.
Gli Ashoka Fellow portano avanti “idee innovative che trasformano i sistemi sociali e producono benefici nelle vite di milioni di persone” tracciando la rotta che permette alle persone di fiorire in circostanze nuove.
Hangar Piemonte condivide domande e traiettorie di ricerca, interrogandosi sulla complessità per aprire un dialogo e un confronto verso tutti quei soggetti, che in questo momento vivono processi di trasformazione culturale.
Una proposta che, partendo dalla teologia di Matthew Fox, unisce diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali per rivolgersi a chiunque oggi sia in ricerca, apertura e rinnovamento.
“Ma cosa c’entrano le favole con Italia che cambia?”. Emanuela Sabidussi ci porta a toccare alcuni dei temi fondamentali del nostro tempo con il linguaggio profondo e ancestrale della favola. Provare per credere.
Da venticinque anni Banca Etica e Cresud portano avanti progetti di microcredito internazionale come strumento di emancipazione, leva di resilienza e giustizia sociale in territori segnati da conflitti e fragilità.
Il nuovo anno scolastico si apre tra precarietà e vecchie ferite: in Sardegna la scuola resta il principale strumento di italianizzazione, a scapito della lingua e della cultura locali.
Nato da un’idea di alcune cuoche, Cocomero è un progetto che attraverso la pubblicazione di ricette “cruelty free” e altri contributi artistici sostiene alcune famiglie di Gaza.
In una provincia dove le librerie si contano sulle dita di una mano, quella di Tortolì resiste da quasi quarant’anni: non solo un negozio, ma un luogo di incontri, scoperte e relazioni.