Scambio sul posto, finisce l’era dell’incentivo sul fotovoltaico
Dopo le richieste dell’Ue, con il decreto entrato in vigore nel 2025 si sospende l’incentivo di “scambio sul posto” per gli impianti fotovoltaici. Sono previste diverse modalità di interruzione.

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Il Governo ha messo fine all’incentivo più utile per chiunque avesse un impianto fotovoltaico. A partire dal 29 maggio 2025 gli impianti di produzione che entrano in esercizio non potranno più accedere al regime di scambio sul posto, ovvero al meccanismo – introdotto per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici domestici – che permetteva ai produttori di energia fotovoltaica che non consumavano tutta l’energia prodotta di cedere la parte in eccesso alla rete pubblica dietro una compensazione economica.
Ad esempio, l’energia prodotta in estate in eccesso veniva scambiata con quella consumata in inverno quando la produzione è più bassa. Una specie di batteria virtuale. Lo scambio sul posto, che ha permesso di ammortizzare le spese sostenute per l’installazione del fotovoltaico, a partire da quest’anno sarà superato e verrà semplificato il Ritiro Dedicato, l’altro incentivo che si presenta come una vendita diretta dell’energia prodotta ad un acquirente, tramite un accordo commerciale. Un incentivo meno conveniente perché tassato come reddito. Con il Ritiro Dedicato si può cedere al Gse l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici e non consumata, e immessa in rete alternativa al libero mercato. Il Gse corrisponderà al produttore un determinato prezzo per ogni kWh immesso in rete.
Da anni l’Europa chiedeva la fine dello scambio sul posto per incentivare le comunità energetiche, con il nuovo decreto del 30 dicembre 2024, entrato in vigore il 28 febbraio 2025, sono state ufficialmente definite le modalità di interruzione.
Gli impianti di produzione che saranno in esercizio dopo il 29 maggio 2025 potranno accedere a uno dei meccanismi previsti dal decreto legislativo 199/21 (Comunità Energetiche Rinnovabili – CER) o al Ritiro Dedicato dell’energia.
Chi ha un impianto entrato in esercizio entro il 29 maggio può presentare istanza al GSE entro il 26 settembre 2025 per poter accedere allo scambio sul posto, ma solo per un periodo limitato nel tempo. Saranno gli ultimi utenti a poterlo fare.
Per chi invece usufruisce dell’incentivo, è prevista un’uscita graduale: per coloro che al 31 dicembre 2024 sono trascorsi 15 anni dalla prima sottoscrizione le convenzioni non potranno essere rinnovate, per tutti gli altri si rinnoverà tacitamente per 15 anni dalla data della prima sottoscrizione. Quali saranno gli effetti sui costi delle batterie?
La norma è stata introdotta per incentivare la nascita delle Comunità energetiche rinnovabili. Per saperne di più sulle CER abbiamo da poco pubblicato la nostra guida dedicata, per capire cosa sono e come entrare a farne parte o crearne una da zero. Visita la guida.
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