#StopRearmUE, il 21 giugno a Roma la mobilitazione contro il piano di riarmo
Sabato 21 giugno a Roma si svolgerà la manifestazione nazionale #StopRearmUe contro il piano di riamo da 800 miliardi.

Sabato 21 giugno si terrà a Roma, da Porta San Paolo al Colosseo, la manifestazione nazionale #StopRearmUE. Promossa da oltre 300 reti, tra organizzazioni sociali, sindacali, politiche nazionali e locali che hanno sottoscritto l’appello, la mobilitazione “No a guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo” anticipa il vertice della Nato a L’Aja, previsto tra il 24 e il 26 giugno. Durante questo appuntamento verranno decisi i dettagli del piano di riarmo da 800 miliardi voluto dall’EU. I primi 150 miliardi di euro verranno raccolti facendo un debito comune, con obbligazioni emesse direttamente dalla Commissione Europea. Soldi che verranno erogati come prestiti a lungo termine ai paesi e che poi andranno restituiti.
Aumentare la spese militare vuol dire togliere fondi alla sanità, all’istruzione, alla transizione, al welfare. Inoltre, l’economia di guerra è un’economia super estrattiva che ha bisogno di materie prime come combustibili fossili, terre rare e metalli. Per non parlare delle esercitazioni militari altamente inquinanti ed energivore.
L’opinione pubblica italiana sembra essere, quasi per la maggioranza, contraria a questa piega bellicista di Bruxelles e scende in piazza proprio il 21 giugno. La manifestazione sarà una convergenza di tanti soggetti, culture, identità. Tutte impegnate contro la guerra, per la pace, per la giustizia sociale e climatica, per i diritti, per la democrazia. Sarà una manifestazione aperta, plurale, accogliente e convivente. Ciascuno con i propri appelli e contenuti, ma con un obiettivo comune.
L’appello dei promotori italiani della manifestazione – Arci, Ferma il Riarmo (rete che a sua volte comprende Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi e Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia – è chiaro: “Ci opponiamo al piano europeo di spendere altri 800 miliardi di euro in armi. Saranno 800 miliardi rubati. Rubati ai servizi sociali, alla salute, all’educazione, alla costruzione della pace, alla cooperazione internazionale, alla transizione giusta e alla giustizia climatica. Sarà un regalo solo ai produttori di armi in Europa, negli USA e nel mondo.
Renderà la guerra più probabile, e il futuro più insicuro per tutti e tutte. Produrrà più debito, più austerità, più confini. Approfondirà il razzismo. Alimenterà il cambio climatico. Non abbiamo bisogno di più armi; non abbiamo bisogno di preparare altre guerre. Ciò di cui abbiamo bisogno è un piano completamente differente: sicurezza reale, sociale, ecologica e comune per l’Europa e per il mondo”.
La manifestazione si svolgerà sabato 21 giugno a partire dalle 14, con partenza da Porta San Paolo – Piazzale Ostiense. Si può aderire alla campagna europea e alla manifestazione nazionale #StopRearmUE del 21 giugno compilando il form sul sito www.stoprearm.org. Per comunicare le proprie iniziative basta scrivere a stoprearmitalia@gmail.com. A questo link trovate la lista degli aderenti italiani ed europei.
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