Nel Talk di questo mese, il caso RWM Sardegna: la fabbrica di bombe nel Sulcis e la richiesta alla Giunta Todde di fermarne l’ampliamento.
Storie, esempi, riflessioni utili, stimolanti e replicabili per cambiare la propria vita e il mondo, per realizzare i propri sogni o anche solo per rilassarsi e apprezzare frammenti concreti di Italia che Cambia.
Nel Talk di questo mese, il caso RWM Sardegna: la fabbrica di bombe nel Sulcis e la richiesta alla Giunta Todde di fermarne l’ampliamento.
A Betlemme si trova una cantina ultracentenaria gestita da una ONG italiana che insieme alla produzione vinicola si occupa di progetti di formazione, educazione e tutela dei diritti umani nei martoriati territori palestinesi.
Laura Silvia Battaglia, giornalista siciliana con una forte vocazione internazionale, ha lavorato in aree di conflitto come il Medio Oriente, raccontando storie spesso ignorate dai media tradizionali per un giornalismo di impegno e servizio.
Nato da un’idea di alcune cuoche, Cocomero è un progetto che attraverso la pubblicazione di ricette “cruelty free” e altri contributi artistici sostiene alcune famiglie di Gaza.
Nella terza puntata del talk di Sardegna Che Cambia, l’attivista palestinese e sarda Ahlam Hmaidan ci parla di Palestina, del ruolo scomodo della Sardegna nel genocidio in corso, del valore della lotta, della solidarietà e della necessità di restare umani.
Abbiamo chiesto ad Alex Zanotelli, padre comboniano e attivista per la pace, di commentare il recente meeting dei G7 tenutosi a Fasano, in provincia di Brindisi. Da lì il discorso si è ampliato toccando temi cruciali come l’obiezione fiscale, il potere politico ed economico dell’industria bellica e l’importanza di coinvolgere le giovani generazioni.
Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo ha pubblicato un dossier contenente una serie di proposte concrete per fermare la deriva bellicista attraverso misure economiche e sociali come la riconversione delle industrie di armi e l’utilizzo di strumenti come i Corpi civili di pace. Ne abbiamo parlato con Francesco Gesualdi in un discorso che ha toccato diversi punti, dalle guerre in corso agli obblighi costituzionali del nostro paese.
Da secoli la musica smuove le coscienze, entra nell’anima e spinge al pensiero e all’azione. La pensa così anche Flaco, storico fondatore ed ex chitarrista dei Punkreas. Da diversi anni ha intrapreso una carriera solista come Flacopunx. Ciò che non è mai venuto meno è il suo impegno sociale e politico, in particolare rispetto a temi come pacifismo e nonviolenza.
La pacifista e dissidente politica bielorussa Olga Karatch incoraggia tutti i giovani, sia russi che ucraini, a non andare in guerra, a rifiutarsi di combattere e all’obiezione di coscienza alla leva militare. In occasione di una visita in Italia, dove ha potuto parlare pubblicamente, ha portato la propria esperienza. Olga infatti, candidata al premio Nobel per la pace, attualmente ha un visto come rifugiata politica e si trova in Lituania con la sua famiglia.
Più di trent’anni di attivismo pacifista, impegno civile e lotte ambientali ci vengono restituiti dalla voce piana e appassionata di Alessandro Marescotti, presidente dell’associazione PeaceLink, ma anche attivista, professore e giornalista. La storia di PeaceLink e la visionaria tenacia del suo fondatore si intrecciano a quella della sua città, Taranto. Quella che vi proponiamo, è solo la prima parte di una lunga intervista fatta lo scorso novembre, a Taranto, quando Marescotti ripercorre gli inizi della sua militanza pacifista, fino alla nascita di PeaceLink e alla svolta dei primi anni 2000.
Olga Tokariuk è una giornalista ucraina molto conosciuta, che collabora con alcune delle principali testate internazionali, dal Washington Post al Time, sulle quali racconta la realtà della guerra. Nonostante parli fluentemente italiano, Olga ha smesso di collaborare con giornali e tv nostrane, delusa e amareggiata da come il nostro sistema mediatico racconti la situazione nel suo paese. Per noi ha fatto un’eccezione: l’abbiamo intervistata.
Tornano le avventure di Topotoma, che questa volta, con l’aiuto di un topo più anziano, scopre delle brutalità di cui in passato è stato capace l’animale uomo, quando scatenò una guerra verso i propri simili.
Conoscere l’altro, trovare le differenze e le uguaglianze, esplorare il cambiamento e andare sino alle radici del conflitto. Questo l’obiettivo del progetto “Mescolarsi” nato dal desiderio di quattro amici di avviare un’indagine sui contesti sociali e culturali “altri” attraverso lo strumento del teatro sociale.
Grazie al progetto Rondine – Cittadella della Pace’, un piccolo borgo in provincia di Arezzo ospita studenti provenienti da paesi in conflitto tra loro che qui sperimentano una vita di convivenza, di formazione e di studio. L’obiettivo è quello di far riscoprire la persona che si nascondeva dietro lo spauracchio del ‘nemico’ rendendo evidenti le similitudini tra le due parti e l’umanità che le accomuna.
Sono anni che da molte parti si denuncia il dissesto idrogeologico e si annunciano i disastri che questo avrebbe comportato […]
Francesco Bernabei si definisce uno sviluppatore sociale. In questa rubrica esplora e racconta i modelli di sviluppo sociale che generano un cambiamento positivo e concreto.
Una rubrica per condividere con voi le iniziative che organizziamo in giro per il Paese, i resoconti dei nostri incontri e le riflessioni dei protagonisti di Italia che Cambia e dei nostri partner in un racconto mai autoreferenziale.
Centinaia di video e articoli che mostrano e dimostrano che lontano dai riflettiori esiste un’Italia che Cambia, che agisce e reagisce, generando ogni giorno un mondo diverso, migliore, empatico, biodiverso e sostenibile.
A distanza di un po’ di tempo dal nostro primo incontro, torniamo a intervistare i protagonisti delle storie di cambiamento raccontate in questi anni per un aggiornamento sull’evoluzione dei loro progetti e della loro vita.
I protagonisti dell’Italia che Cambia raccontano le loro esperienze, dimostrando con l’esempio che un modo diverso di vivere e agire è possibile. Uno spazio di racconto e ispirazione per generare nuovi cambiamenti.
“Filò, il filo del pensiero”: un gruppo di giovani accomunati dalla passione per la filosofia e la pedagogia porta queste pratiche fra i banchi di scuola, per dialogare con le menti fresche, curiose e fertili dei più piccoli.
In questa rubric mensile Fabrizio Corgnati si confronta con una serie di ospiti per mostrare che se lo vogliamo “la fine del mondo NON è vicina”. E nemmeno la nostra fine!
“Meme” è uno spazio di approfondimento filosofico e pratico in cui si affrontano argomenti centrali nei nuovi paradigmi e negli antichi pensieri che costellano l’Italia e il mondo che cambia con esperti di settore.
OIA’, un’associazione che porta avanti un modello itinerante di educazione creativa, libera e consapevole, dopo una esperienza decennale in giro per il mondo, condivide con i nostri lettori scoperte, riflessioni, domande.
Un altro immaginario per la Calabria. Questo format racchiude 10 tappe, 10 articoli e 10 video-storie di testimonianze ed esperienze che mostrano che la Calabria è (anche) molto lontata da stereotipi e immaginari decadenti.
Gli Ashoka Fellow portano avanti “idee innovative che trasformano i sistemi sociali e producono benefici nelle vite di milioni di persone” tracciando la rotta che permette alle persone di fiorire in circostanze nuove.
Hangar Piemonte condivide domande e traiettorie di ricerca, interrogandosi sulla complessità per aprire un dialogo e un confronto verso tutti quei soggetti, che in questo momento vivono processi di trasformazione culturale.
Una proposta che, partendo dalla teologia di Matthew Fox, unisce diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali per rivolgersi a chiunque oggi sia in ricerca, apertura e rinnovamento.
“Ma cosa c’entrano le favole con Italia che cambia?”. Emanuela Sabidussi ci porta a toccare alcuni dei temi fondamentali del nostro tempo con il linguaggio profondo e ancestrale della favola. Provare per credere.
Cicloturismo, aree interne e nuovi modelli di mobilità: Pinar Pinzuti descrive come il viaggio in bici possa rilanciare economie locali e ridurre i divari territoriali.
A Palermo il CESIE sviluppa percorsi formativi e partecipativi che coinvolgono giovani, scuole e comunità, dando vita a una consulta cittadina, a un portale informativo e a una rete globale.
Cosa accade in Sudan e perché è importante informarsi? Ce ne parla il giornalista sardo Matteo Cardia in questo approfondimento.