La metà delle emissioni mondiali di CO2 dipendono da 36 multinazionali
Dall’Arabia Saudita alla Cina, all’India, agli Stati Uniti. Sono 36 le multinazionali responsabili della metà delle emissioni climalteranti globali secondo Carbon Majors Report.
Ogni giorno accadono molte cose. Qui vi riportiamo "in tempo reale" le notizie più importanti per orientarsi nel mare magnum dell'informazione contemporanea in modo consapevole, ecologico e costruttivo.
Dall’Arabia Saudita alla Cina, all’India, agli Stati Uniti. Sono 36 le multinazionali responsabili della metà delle emissioni climalteranti globali secondo Carbon Majors Report.
La beffa degli svasi. Gli invasi non sono autorizzati per il collaudo al volume massimo, quindi parte dell’acqua accumulata con le ultime piogge viene svasata. La crisi idrica in Sicilia è legata a doppia mandata anche a problemi infrastrutturali e gestionali che limitano l’efficienza degli invasi esistenti.
Lo scolmatore dell’Arno ha evitato l’esondazione a Pisa deviando milioni di metri cubi d’acqua durante la piena.
In Siria il 13 marzo è stata approvata una Costituzione provvisoria che garantisce la separazione dei poteri e i diritti delle donne. Resterà in vigore per i prossimi cinque anni, periodo di transizione verso una Costituzione definitiva.
Dopo il taglio dei fondi USAID molti programmi umanitari e di sviluppo hanno subito interruzioni o sono stati completamente chiusi. Milioni di persone senza il supporto essenziale che ricevevano da questi programmi, tra cui ottanta studentesse che ora saranno costrette a rientrare in Afghanistan.
A novembre 2025 la Cop30 si svolgerà in Brasile. Per prepararsi all’evento il Governo sta realizzando una serie di opere indubbie, tra queste un’autostrada a quattro corsie nel cuore della foresta pluviale.
Oltre all’arresto per negligenza grave del comandante del cargo a seguito dell’incidente del 10 marzo, in queste ore è emerso che la Solong non trasportava cianuro di sodio.
In Groenlandia vince l’opposizione di centrodestra. Le recenti dichiarazioni di Trump potrebbero influito sul clima politico groenlandese, con un impatto sul risultato delle elezioni e il crescente movimento verso l’indipendenza.
La nuova sentenza del Consiglio di Stato contro la costruzione di un parco eolico in Toscana riaccende gli animi di chi si impegna nella tutela dei territori nonostante la necessità di una transizione energetica.
Presentati i dati del report di Legambiente Scacco matto alle rinnovabili 2025: più di duemila progetti bloccati nei ministeri e Italia sempre più in ritardo.
In Uk per gli attivisti e i giornalisti filo-palestinesi non è un buon momento. Chi si dimostra infatti favorevole alla resistenza palestinese viene perquisito e incarcerato.
Un nuovo accordo tra governo canadese e Inuit contribuirà alla diffusione di iniziative di conservazione del territorio guidate dalla popolazioni indigena.
Dopo la ratifica dell’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi ci si chiede se oltre a essere un passo indietro nella lotta al cambiamento climatico non possa invece trasformarsi in un’opportunità.
È morto a Roma Fulco Pratesi, il fondatore del WWF Italia. Ha dedicato la sua vita alla protezione della natura e alla tutela degli animali.
L’Oscar per il miglior documentario è stato assegnato a “No other land”, girato dal 2019 al 2023 da registi palestinesi, israeliani e iraniani. Un racconto spietato tra distruzione e violenza dal forte desiderio di pace.
L’intervento del giornalista Duccio Facchini, che avrebbe dovuto parlare dei consumi d’acqua delle Olimpiadi invernali 2026, è stato cancellato dal Politecnico di Milano.
“Come se non ci fosse un domani” è il film che racconta la storia e le esperienze del gruppo di giovani attivisti di Ultima Generazione.