
La Calabria punta all’agrumicoltura, la coltivazione in agroecologia per la rigenerazione della fertilità organica dei suoli, della biodiversità e di relazioni umane giuste.
La Calabria punta all’agrumicoltura, la coltivazione in agroecologia per la rigenerazione della fertilità organica dei suoli, della biodiversità e di relazioni umane giuste.
Il 6 maggio, a Limbadi, CCO – Crisi Come Opportunità e altre associazioni ricorderanno Maria Chindamo, una donna coraggiosa e libera uccisa barbaramente per non aver fatto sua la mentalità patriarcale e violenta della ‘ndrangheta.
Lo scorso gennaio a San Ferdinando (RC) è stata inaugurata una statua per ricordare Soumaila Sacko, migrante e attivista sindacale maliano ucciso nel 2018. L’idea fa parte di un complesso di arte pubblica per la Calabria, portato avanti dall’artista e attivista Chiara Mosciatti.
L’Italia ha già accolto decine di migliaia di profughi ucraini e la Calabria non fa eccezione. Dal piccolo borgo di Badolato arriva una bella storia di accoglienza e solidarietà che testimonia come ogni attore della società civile si sappia far trovare pronto nel momento del bisogno.
Nell’area interna di Cutro (Crotone) esiste una vasta distesa di calanchi che è stata salvata due anni fa da un progetto di discarica. Adesso c’è un’associazione – Calanchi del Marchesato – che la valorizza e tutela.
Nojdar è un profugo kurdo giunto in Italia con la nave Ararat, protagonista di uno storico sbarco sulle coste calabresi negli anni novanta. Dopo mille peripezie in giro per l’Europa, lui e la sua famiglia hanno cominciato una nuova vita nel piccolo paese di Badolato. Una bella storia che vogliamo raccontarvi in un momento in cui empatia e disponibilità all’accoglienza possono fare la differenza.
Cultura, relazioni, riscoperta: tre elementi chiave per contribuire alla rinascita di un territorio tanto affascinante quanto ostico. Fili Meridiani è un’associazione di promozione sociale che attraverso il racconto valorizza e mette in rete realtà ed esperienze dell’entroterra calabrese, con una particolare attenzione al patrimonio culturale arbresh delle aree interne di Crotone.
Grazie alla testimonianza di una coppia lituana, approfondiamo il tema del south working, ovvero trasferirsi – anche solo per un periodo – in Sud Italia e lavorare da lì. Dal racconto di Vera ed Emil emergono non solo suggerimenti utili per trasformare in meglio il mondo del lavoro, ma anche emozioni genuine e ricordi affettuosi della terra e del popolo della Calabria.
Italia Nostra Calabria e il forum nazionale Salviamo il Paesaggio denunciano ciò che sta accadendo nella baia di Soverato, in Calabria, dove il progetto “Waterfront” spiana la strada a interventi insostenibili dal punto di vista ambientale e in netto contrasto con la normativa sul tema.
Abitare un luogo temporaneamente ma in maniera costante: questa è la sfida della Rivoluzione delle Seppie, che dal 2016 sperimenta a Belmonte Calabro (CS) un modo diverso di vivere e lavorare. Un sorprendente esempio di rigenerazione e di contaminazione culturale tra un network internazionale e la comunità locale di un piccolo borgo.
Con il professor Domenico Cersosimo analizziamo il contesto politico, sociale ed economico della Calabria. L’obiettivo è capire se ci sono i presupposti affinché questo territorio fertile ma ostico possa rigenerarsi e diventare – perché no? – un modello di rinascita per tutte le aree interne e marginali del nostro paese.
C’è una piccola comunità che nei mesi scorsi si è attivata in silenzio per dare corpo a un sogno: trasferirsi in un borgo calabrese immerso nelle colline del Pollino e costruire un modello di vita fondato su lentezza, condivisione e relazioni. Volete farne parte anche voi? Il prossimo appuntamento è il 18 e 19 dicembre.
La Casa delle erbe della Locride è un luogo dove al recupero di un’antica casa di agricoltori è stato affiancato un profondo studio delle piante per la creazione di un giardino. Lo scopo? Imparare a relazionarsi e a coesistere, ispirandosi alla natura. La creatrice di questo luogo ci accompagna a visitarlo e ci racconta il futuro che immagina qui.
Unirsi, modernizzarsi e creare opportunità di lavoro in modo sostenibile e legato alle pratiche locali e sempre un processo delicato, poiché si inserisce in un contesto tradizioni artigianali di lunga data. Ma è possibile e a volte necessario. Ecco l’esempio di CateriSana, una piccola azienda che, attraverso la valorizzazione del territorio di Santa Caterina dello Ionio, sta portando avanti un nuovo progetto legato al carciofino selvatico.
Piccolo non vuole dire “poco importante”, anzi, significa piuttosto vicino alla gente e ai bisogni primari e quotidiani della comunità. Per questo durante i tre giorni nel corso dei quali si è tenuto il Piccolo Festival della Microfinanza – svoltosi in provincia di Cosenza, con la media partnership di Italia Che Cambia –, la dimensione ridotta è stata il filo rosso dei numerosi interventi che hanno posto le basi per un’economia più etica, sostenibile e umana.
Una bellissima iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere il turismo lento, ecologico e responsabile. La Ciclovia dei Parchi della Calabria è un itinerario ciclabile che attraversa borghi antichi e parchi naturali alla scoperta di una delle regioni più selvagge e affascinanti d’Italia.
Cosa fareste se sapeste che nel cuore della Calabria c’è un piccolo borgo dove la vita scorre lentamente e la natura è appena fuori dall’uscio di casa pronto ad accogliervi? Potrebbe aiutarvi a decidere sapere che c’è già una piccola comunità che si sta radunando e confrontando per tracciare un percorso condiviso verso questo piccolo grande sogno?
È iniziato tutto con un gioco insieme a sua figlia: creare un burattini con delle lattine vuote. Poi è continuato e oggi Giampiero ha realizzato decine e decine di personaggi, tutti pezzi di una collezione unica che unisce riciclo creativo, educazione ambientale, arte e tradizione calabrese.
Domenico Lucano è stato condannato a 13 anni e 2 mesi. Abbiamo seguito la lettura del dispositivo di sentenza direttamente dal Tribunale di Locri, dove la condanna è stata accolta con sgomento da amici e solidali dell’ex sindaco di Riace. Ecco il commento della nostra inviata Elisa Elia, che ha seguito il percorso di questo progetto dalle grandi potenzialità in termini di inclusione e rigenerazione del territorio.
“Sulle tracce dell’antindrangheta” è molto di più di un libro: è il risultato di un processo che parte da lontano e che – attraverso la cultura, l’arte, la narrazione e la letteratura – vuole raccontare e valorizzare le storie di chi quotidianamente si batte per affermare la legalità in una terra che da decenni lotta per far emergere il suo lato migliore.
Due giovani, uno svizzero e uno spagnolo, hanno unito i loro cammini in un percorso comune che li ha portati a Badolato, in Calabria. Qui hanno lanciato un progetto in permacultura che punta alla rigenerazione del suolo e alla creazione di un modello incentrato sulla condivisione, sulla sostenibilità e sull’autosufficienza.
Nell’entroterra catanzarese c’è un borghetto che sta subendo la stessa sorte di numerosi insediamenti delle aree interne italiane: lo spopolamento, l’abbandono, la lenta agonia. Ma un gruppo di ragazzi del posto – organizzatori del festival LuceFest – ha saputo invertire la tendenza chiamando in causa l’arte e la rigenerazione urbana, in un mix che mescola innovazione e tradizione.
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