Quello di Monte Caucciù non è solo un progetto di rimboschimento di un’area verde, ma anche un potente catalizzatore di buone pratiche sociali e ambientali. Ce le presenta Franco Contu.
Storie, esempi, riflessioni utili, stimolanti e replicabili per cambiare la propria vita e il mondo, per realizzare i propri sogni o anche solo per rilassarsi e apprezzare frammenti concreti di Italia che Cambia.
Quello di Monte Caucciù non è solo un progetto di rimboschimento di un’area verde, ma anche un potente catalizzatore di buone pratiche sociali e ambientali. Ce le presenta Franco Contu.
Un progetto triennale per rivitalizzare un castagneto includendo vari attori: scuole, cooperative, imprese, persone fragili, agricoltori e semplici cittadini. Il suo nome è R.I.C.C.I.O..
È possibile portare il turismo responsabile sotto le fronde di un bosco, creando circuiti virtuosi che coinvolgano anche le comunità locali? Secondo Enrico De Luca, Guida Ambientale Escursionistica e istruttore di Forest Bathing, sì. Ecco come.
Tutti noi esseri umani sappiamo intuitivamente che trascorrere del tempo a contatto con la natura ci fa stare bene. Eppure, vivere in città ci dà sempre meno occasioni per fare una passeggiata tra i boschi o vicino a un fiume. I nostri livelli di stress si alzano, ci sentiamo sempre più ansiosi e nervosi, perdiamo spesso la concentrazione e la voglia di condivisione. Ma per stare meglio basta poco: un po’ di forest bathing, un momento che sia solo per noi stessi, dove sentirci in connessione con la natura e con gli altri. Giorgia Volpe, operatrice olistica e guida certificata di forest bathing ci racconta il suo viaggio, fisico ed emozionale in questo mondo.
Con l’approvazione del TUFF, il Testo Unico per le Foreste Italiane voluto da Matteo Renzi, si è contribuito a diffondere un approccio distruttivo delle foreste e non invece una cultura volta alla loro tutela e conservazione. Al primo posto sembrano esserci interessi e profitti anche di chi ha investito in centrali a biomasse. Ne parliamo con Alessandro Bottacci membro di GUFI, il Gruppo Unitario per le Foreste Italiane, nato all’indomani dell’approvazione del Testo.
Gaetano – il nome è di fantasia, il nostro terapista forestale preferisce rimanere in anonimato – ha 48 anni, è laureato in giurisprudenza e ha lavorato per anni in un’azienda che non l’ha compreso né aiutato a crescere. Ora vive e lavora nei boschi e grazie ai boschi. La sua è una storia di riscatto, non sociale bensì umano. È attualmente un nomade digitale e la sua unica terapia è la foresta.
Il nuovo progetto di OIA’ parte, come quasi tutte le iniziative di questa associazione, da una storia. Ma questa storia è concreta e attuale, come la terra e le piante che ne sono protagoniste. Essa ha infatti dato origine a Olmo, un progetto di recupero di terreni abbandonati portato avanti da OIA’ insieme all’associazione Fondiaria Monregalese.
Gigliola Sigismundi ha saputo trasformare la sua vita facendo in modo che ciò che ama diventasse anche il suo lavoro. Dopo un lungo percorso fatto di studio, formazione, pratica e anche capacità di cogliere le occasioni giuste, oggi si occupa a tempo pieno di medicina forestale e di olii essenziali.
Il cambiamento climatico è vicino a un punto di non ritorno e piantare un albero è un investimento fondamentale per la mitigazione delle sue conseguenze, un dono per le generazioni future. Parola di Salvatore Marongiu che, insieme a sua moglie Stefania Demurtas, sta dando vita a una Food Forest in Ogliastra, Sardegna. La sua particolarità? Grazie a una collaborazione con un’agenzia di ecoturismo locale, gli alberi li piantano i viaggiatori e le viaggiatrici che visitano l’Isola, contribuendo economicamente e praticamente alla sua realizzazione.
Rossella ha sempre ballato e amato stare a contatto con le persone e la Natura. Poi ha scoperto la biodanza e ha trovato la strada per unire le sue passioni, riconnettersi con sé stessa, con gli altri e con l’ambiente. In questa puntata di Moderne Persefone vi raccontiamo la sua storia e quella parallela e complementare della biodanza.
Una nuova storia di Moderne Persefone ci racconta di una battaglia vincente contro una temibile malattia, sullo sfondo di foreste terapeutiche e rigeneranti e consigli preziosi sull’esempio di madre Natura. Ne parliamo con la protagonista, Camilla, che nel suo percorso di cambio vita ha trovato grandi ostacoli ma anche alleati determinanti per superarli e trasformarli in esperienze fortificanti.
In questa nuova puntata della rubrica curata da loro, gli amici dell’associazione OIA’ raccontano le genesi del loro progetto educativo e culturale itinerante. Lungo la strada è nata, fra le altre iniziative, quella denominata “Per gli alberi”, di cui parlano oggi Catarina e Julian.
Corazoncitos è un progetto educativo creato da alcune famiglie homeschoolers nell’imperiese che desideravano un luogo didattico immerso nel verde per i propri figli. Missione compiuta! Oggi otto bambini possono crescere a contatto con la Natura e imparando da essa.
Centralità del bambino, contatto con la natura, esperienza diretta ed inclusione. Sono questi i principi su cui si fonda A casa di Momo, un progetto pedagogico avviato ad Acireale, in Sicilia, e che prevede la creazione di una vera e propria comunità Educante, grazie al coinvolgimento attivo di genitori, nonni e di tutti gli attori che quotidianamente incontrano i bambini e le bambine.
Ispirate dalla rete di Scuole Naturali già esistenti in Italia, le maestre dell’Istituto Comprensivo Altipiano di Opicina, a Trieste, hanno rivoluzionato in soli cinque mesi la scuola. Seguendo i principi dell’outodoor education e grazie alla collaborazione dei genitori, molte attività sono state trasferite all’aperto dove hanno preso vita delle vere e proprie aule verdi per allenare la curiosità a contatto con la natura.
Una scuola senza lezioni, senza banchi e senza aule, completamente circondata dal verde di un bosco. È un progetto educativo nato dalla volontà di due mamme della provincia di Bologna che coinvolge bambini dai tre ai sei anni e si ispira ai principi dell’outdoor education, del gioco libero e dello sviluppo delle autonomie.
Nasce Scuole Naturali, una piattaforma online dedicata a tutti i professionisti dell’outdoor education intenzionati a fare rete tra loro e a condividere, far conoscere e scoprire nuove esperienze di comunità educanti, sempre più diffuse negli ultimi anni nel territorio italiano e nel mondo. Ce ne ha parlato uno dei nostri amici storici, Danilo Casertano, co-fondatore dell’Associazione Manes che gestisce il progetto.
Boschi Vivi è una cooperativa e un progetto di economia circolare: si tratta dell’unico servizio di interramento delle ceneri che opera in area boschiva in Italia e che reinveste i propri utili in progetti di salvaguardia dei boschi e dei paesaggi. Nata nel marzo 2016, Boschi Vivi si pone inoltre l’obiettivo di rendere il bosco prescelto per l’interramento un luogo partecipato, organizzando all’interno attività ludiche e ricreative e rivoluzionando di fatto il sistema dei servizi cimiteriali.
Riseminare e rimboschire le aree semidesertiche o devastate dagli incendi e, in generale, rimboschire il territorio. A questo scopo è nata nel 2012 a Cagliari l’associazione “L’uomo che pianta gli alberi” che, dalla sua fondazione, ha contribuito a seminare tre milioni di semi, a piantare seimila alberi e interrare trecentomila ghiande.
Orti Urbani Tre Fontane, Io Sono e Il Viandante sono tre associazioni impegnate in una grande opera di recupero ambientale e sociale di un’area degradata di Roma. Attraverso decine di orti urbani, progetti didattici e di inclusione sociale, momenti di incontro e socialità, questo gruppo di cittadini sta ridisegnando il volto del quartiere.
I protagonisti dell’Italia che Cambia raccontano le loro esperienze, dimostrando con l’esempio che un modo diverso di vivere e agire è possibile. Uno spazio di racconto e ispirazione per generare nuovi cambiamenti.
In questa rubric mensile Fabrizio Corgnati si confronta con una serie di ospiti per mostrare che se lo vogliamo “la fine del mondo NON è vicina”. E nemmeno la nostra fine!
Francesco Bernabei si definisce uno sviluppatore sociale. In questa rubrica esplora e racconta i modelli di sviluppo sociale che generano un cambiamento positivo e concreto.
Una rubrica per condividere con voi le iniziative che organizziamo in giro per il Paese, i resoconti dei nostri incontri e le riflessioni dei protagonisti di Italia che Cambia e dei nostri partner in un racconto mai autoreferenziale.
Centinaia di video e articoli che mostrano e dimostrano che lontano dai riflettiori esiste un’Italia che Cambia, che agisce e reagisce, generando ogni giorno un mondo diverso, migliore, empatico, biodiverso e sostenibile.
A distanza di un po’ di tempo dal nostro primo incontro, torniamo a intervistare i protagonisti delle storie di cambiamento raccontate in questi anni per un aggiornamento sull’evoluzione dei loro progetti e della loro vita.
“Filò, il filo del pensiero”: un gruppo di giovani accomunati dalla passione per la filosofia e la pedagogia porta queste pratiche fra i banchi di scuola, per dialogare con le menti fresche, curiose e fertili dei più piccoli.
“Meme” è uno spazio di approfondimento filosofico e pratico in cui si affrontano argomenti centrali nei nuovi paradigmi e negli antichi pensieri che costellano l’Italia e il mondo che cambia con esperti di settore.
OIA’, un’associazione che porta avanti un modello itinerante di educazione creativa, libera e consapevole, dopo una esperienza decennale in giro per il mondo, condivide con i nostri lettori scoperte, riflessioni, domande.
Un altro immaginario per la Calabria. Questo format racchiude 10 tappe, 10 articoli e 10 video-storie di testimonianze ed esperienze che mostrano che la Calabria è (anche) molto lontata da stereotipi e immaginari decadenti.
Gli Ashoka Fellow portano avanti “idee innovative che trasformano i sistemi sociali e producono benefici nelle vite di milioni di persone” tracciando la rotta che permette alle persone di fiorire in circostanze nuove.
Hangar Piemonte condivide domande e traiettorie di ricerca, interrogandosi sulla complessità per aprire un dialogo e un confronto verso tutti quei soggetti, che in questo momento vivono processi di trasformazione culturale.
Una proposta che, partendo dalla teologia di Matthew Fox, unisce diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali per rivolgersi a chiunque oggi sia in ricerca, apertura e rinnovamento.
“Ma cosa c’entrano le favole con Italia che cambia?”. Emanuela Sabidussi ci porta a toccare alcuni dei temi fondamentali del nostro tempo con il linguaggio profondo e ancestrale della favola. Provare per credere.
In questi mesi segnati dal caro-vita, in cui anche le spese più quotidiane pesano sulle famiglie, il Punto Emergenza Pré diventa un rifugio e una risorsa concreta. Qui da anni un gruppo di volontari sperimenta nuovi modi di costruire una comunità resiliente.
Il quartiere Borgata a Siracusa rinasce. Tra associazioni, residenti e nuove iniziative culturali, il quartiere multiculturale diventa un laboratorio di rigenerazione urbana e partecipazione.
Decidere di fare un viaggio lento non vuol dire solo una vacanza rilassante ed ecologica. Dietro questa scelta c’è una rivoluzione del concetto del viaggiare e del vivere i territori.
Nel terzo approfondimento sulle aree interne analizziamo il Gennargentu-Mandrolisai, la seconda area pilota della politica SNAI in Sardegna nel ciclo di programmazione 2014-2020.