Dopo le ultime rivelazioni di Greenpeace, ecco in un video le ragioni per cui è importante scendere in piazza sabato 7 maggio per dire no al Ttip, il trattato transatlantico di libero scambio fra Ue e Stati Uniti
Dopo le ultime rivelazioni di Greenpeace, ecco in un video le ragioni per cui è importante scendere in piazza sabato 7 maggio per dire no al Ttip, il trattato transatlantico di libero scambio fra Ue e Stati Uniti
Si è tenuta il 3 aprile scorso a Roma la manifestazione “Dire, Fare… Artigianale – Antichi mestieri per una nuova economia”, organizzata al termine del Laboratorio territoriale di Nuova Economia del III Municipio, un lavoro durato oltre un anno a cui hanno partecipato associazioni, istituzioni e artigiani. L’obiettivo? Restituire valore all’artigianato e agli artigiani, minacciati dalle regole del mercato globale e dalla logica del profitto ad ogni costo.
Un po’ coliving, un po’ ostello e un po’ hub che fa incontrare persone ed esperienze, che impollina e ispira. Together è un “cross-inspirational place”, una casa di tutti in cui si può vivere, mangiare, incontrarsi, scambiarsi esperienze e proporre attività. Ernesto Cinquenove ci ha raccontato come è nato questo progetto e perché oggi è così importante stare assieme.
Migliaia di persone in piazza nella più grande manifestazione della storia dell’isola, il premier “rottamatore” Sigmundur Gunnlaugsson costretto a dimettersi travolto dallo scandalo dei Panama Papers, già ribattezzata “la più grande fuga di notizie di sempre”. La rivoluzione è tornata! Cosa sta succedendo ora in Islanda?
Sono finalmente online i nostri documenti tematici, frutto del magnifico lavoro svolto nel 2015 da 100 ambasciatori e ambasciatrici provenienti da associazioni, imprese, mondo accademico. Abbiamo chiesto loro di lavorare per quattro mesi attorno a diciassette tavoli per elaborare dei documenti tematici che presentassero la fotografia attuale del nostro Paese, una visione comune di come potrà essere l’Italia nel 2040 e delle proposte di azioni concrete per arrivarci, sia a livello nazionale che a livello individuale. Ecco il risultato!
I makers sono degli “artigiani digitali” che costruiscono oggetti utilizzando tecnologie come la stampa 3D o il laser cutter e condividendo i propri progetti in database open source. I fablab sono alcuni dei luoghi in cui i makers operano. Nelle prossime settimane su Italia che Cambia approfondiremo le esperienze dei makers con due storie dedicate, quella degli &Makers di Cagliari e quella del fablab Roma Makers.
VENTO è l’acronimo di Venezia-Torino. Così si chiama la dorsale di cicloturismo ideata da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano guidato da Paolo Pileri che dovrebbe collegare il capoluogo veneto con quello piemontese attraverso 679 chilometri di pista ciclabile che correranno lungo il fiume Po e valorizzeranno l’intero paesaggio circostante. In attesa di diventare realtà, VENTO è diventato un libro che in poco più di centocinquanta pagine illustra uno dei progetti più rivoluzionari e ambiziosi partoriti negli ultimi anni nel nostro paese.
Il clima è un campanello d’allarme di un intero sistema sull’orlo del collasso ambientale, energetico e sociale. Tuttavia, alcuni fattori ci indicano che un profondo mutamento è in atto e ci mostrano una realtà diversa, che tiene a freno i facili catastrofismi.
Dal TTIP al TTP, al CETA. In via di approvazione in varie aree del mondo, i trattati globali costituiscono una delle principali minacce per il nostro futuro. Per cercare di fare luce sui loro aspetti più oscuri e meno noti, abbiamo intervistato Matteo Bortolon, autore del libro appena uscito per Dissensi “La gabbia dei trattati”.
“Più che una teoria economica o una raccolta di buone pratiche, la decrescita sembra essere una chiave di lettura capace di dare significato a tutto il resto”. Jean Louis Aillon, presidente del Movimento per la Decrescita Felice, ci racconta il suo percorso di avvicinamento alla Decrescita e ai suoi valori: in cosa può essere utile la decrescita, a fronte della crisi che stiamo vivendo? Cosa significa, veramente, seguire e praticare una medicina della decrescita?
Soprannominato il Robin Hood delle banche, l’attivista catalano Enric Duran ha preso mezzo milione di euro in prestiti bancari mai ripagati per finanziare il movimento anticapitalista. Adesso il tentativo è quello di far crescere Faircoop, una rete mondiale basata sui principi di solidarietà e cooperazione.
Vi proponiamo oggi la nostra intervista a Paolo Pileri, professore di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano con cui abbiamo parlato di consumo di suolo, difesa ambientale, battaglie sui territeri e cambiamento. Pileri ci ha anche parlato di “Vento”, un ambizioso ma concretissimo progetto che sta portando avanti.
Giorgio Tsipuridis è uno psicologo cognitivista, laureato in psicologia sperimentale, che vive a Roma. Sono diversi giorni che ci rincorriamo […]
Considerato il pilastro del nostro modello di società e per molti “la massima aspirazione”, il lavoro si trova oggi, sempre più, al centro di una riflessione sul suo significato ed il suo ruolo in relazione ai concetti di benessere e felicità. Ne abbiamo discusso con Alessandro Pertosa, autore insieme a Lucilio Santoni, del libro “Maledetta la repubblica fondata sul lavoro”.
Chissà se lo immagina, Maurizio Spinello, il panettiere siciliano che ha deciso di aprire la sua attività nel paesello […]
Cos’è il capitalismo? Come superarlo? Quali modelli economici etici e sostenibili proporre in alternativa? Ne abbiamo parlato con Roberto Mancini, professore di Filosofia teoretica ed Economia umana.
Sblocca Italia. Il nome evoca un meccanismo inceppato, un motore ingolfato che necessita di una spinta o di una […]
I salmoni passano la prima parte della loro vita nel mare, dove crescono nutrendosi dell’abbondante plancton che l’ambiente regala […]
Una banca che non commercia in armi, rispetta l’ambiente e sceglie di finanziare soltanto progetti con principi etici? Sembra quasi un’ossimoro e invece sono molti gli istituti che svolgono le stesse funzioni delle banche classiche ma operano con nuovi principi. La più grande e diffusa su tutto il territorio è Banca Popolare Etica, nata nel 1999.
Dalla Libera Università di Alcatraz, dove è in corso EcoFuturo , Michele Dotti fa il punto sulle prime giornate del […]
Eventi estremi ovunque, ma di crisi climatica si parla poco o nulla: perché i media la rimuovono proprio quando serve? E nel frattempo, tra guerre, partiti di Musk e bagni nella Senna, che direzione stiamo prendendo?
Condanne record per i vertici Miteni grazie alla mobilitazione popolare; a Budapest un Pride vietato diventa protesta democratica; a New York emerge Zohran Mamdani, il politico che parla alla pancia senza rinunciare alla testa.
Gail Bradbrook propone un’alternativa comunitaria al collasso. A Gaza i neonati muoiono per mancanza di latte. Seabound sperimenta la cattura del carbonio in mare.
La NATO punta al 5% del PIL in armi, mentre la Svezia abolisce le gabbie per le galline. A Venezia, il matrimonio di Bezos scatena proteste.
Il cessate il fuoco Israele-Iran, il caporalato a Latina, il dietrofront Ue sul greenwashing, le proteste a Panama e il calo della povertà in Giamaica .
Ultima puntata del podcast sull’abitare collaborativo. Ma quindi da dove si comincia?
Dall’attacco USA alle basi nucleari iraniane alle ambigue reazioni internazionali, dal fragile accordo tra Congo e Ruanda al mistero del Bayesian riportato a galla.
In questo episodio capiamo insieme a Dario Tamburrano il ruolo — o dell’assenza — dell’Europa nei conflitti in corso e cosa possiamo ancora fare.