I popoli indigeni “invadono” via fiume la COP30 sul clima
Quella che i media hanno definito “flotilla indigena” ha raggiunto Belem con circa 5000 persone a bordo per intervenire ai negoziati della conferenza sul clima COP30.
Quella che i media hanno definito “flotilla indigena” ha raggiunto Belem con circa 5000 persone a bordo per intervenire ai negoziati della conferenza sul clima COP30.
Il Parlamento europeo ha approvato l’Omnibus I, il pacchetto con cui la Commissione vuole “semplificare” le regole su rendicontazione di sostenibilità e due diligence aziendale.
Per molti fra i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al laboratorio condotto da Alessia Marchetti dell’associazione Filò, crescere significa più ansia, più lavoro, più preoccupazioni. Ma c’è anche chi scorge nuove porte che si aprono…
Nel borgo marinaro di San Giovanni Li Cuti, a Catania, un gruppo di giovani ha dato vita a Salmastra, un’associazione che intreccia arte, ecologia e partecipazione civica per ricucire il legame tra la città e il suo mare.
Dalla riforma dei reati di violenza sessuale all’approvazione dell’Omnibus I che indebolisce il Green Deal, passando per il nuovo bonus elettrodomestici e le elezioni in Iraq.
Emergenza siccità con più di 6mila le aziende potenzialmente in crisi (con il commento dell’ex sindaca di Sarule Mariangela Barca del Comitato cittadini liberi sardegna). Poi sanità perché che continua a occupare le cronache sarde con notizie non proprio positive, la proposta di legge Zuncheddu ormai agli sgoccioli e la campagna per il compostaggio domestico a Oristano.
Le emissioni di CO₂ cinesi sono stabili o in calo da 18 mesi grazie al boom di rinnovabili. Un passo importante verso il picco prima del 2030.
Un emendamento approvato all’unanimità in Commissione Giustizia introduce nel codice penale il concetto di «consenso libero e attuale» per definire la violenza sessuale, avvicinando l’Italia agli standard della Convenzione di Istanbul.
La start up innovativa A Casa Loro, che si occupa di turismo responsabile, ha deciso di donare 100 € per ogni prenotazione e destinarli all’attività di clownterapia nei reparti pediatrici.
Brasile e Cina puntano a un accordo storico alla COP di Belém. Crescono le rinnovabili, il Giappone sperimenta l’energia osmotica e a Empoli il referendum sull’acqua pubblica riaccende il dibattito sui beni comuni.
Grazie al progetto Paesaggi musicali della Palestina, il linguaggio universale di parole e note costruisce un ponte con la Palestina, per una narrazione diversa della storia di questo angolo di mondo.
Intervista ad Antonio Muscas, ingegnere e attivista dei comitati sardi contro la speculazione energetica, sul progetto di impianto fotovoltaico di Putifigari.
È iniziata la conferenza sul clima di Belem, alle porte della foresta amazzonica, da anni al centro delle questioni ambientali e della lotta al cambiamento climatico; almeno in apparenza. La giornalista Michela Loddo ci racconta la situazione.
La seconda puntata della serie sulla COP 30 affronta l’allarme lanciato dalla comunità scientifica: servono riduzioni delle emissioni e rimozione della CO₂, ma il CCS resta costoso e controverso.
Secondo l’International Energy Agency, la principale organizzazione mondiale sull’energia, le rinnovabili cresceranno più di qualsiasi altra fonte nel prossimo decennio.
Il collettivo Bel Parcheggio propone di inserire nel programma obbligatorio di scuola guida 8 ore di bicicletta per aumentare la consapevolezza sull’uso delle due ruote.
Il TAR Sardegna ha confermato lo stop alla maxi centrale fotovoltaica di Uta. Decisiva l’azione contro la speculazione energetica del GrIG.
Il Ritiro nel Silenzio di Autosufficienza torna dal 5 all’8 dicembre 2025: quattro giorni di pratica condivisa, camminate, lavoro quotidiano e pause di ascolto per ritrovare calma e presenza.
Cos’è la finanza etica, perché è diversa da quella tradizionale e come scegliere investimenti che abbiano davvero impatto sociale e ambientale. Ne parliamo con Andrea Baranes.
Ha dato esito positivo prima votazione alla Knesset delle legge che prevede la pena di morte per chi uccide un cittadino israeliano per motivi nazionalistici.