La notizia principale di ieri – su questo concordano mi pare tutti i giornali – è il mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale nei confronti del premier israeliano Netanyahu e dell’ex ministro della difesa Gallant. Un atto che forse non avrà conseguenze pratiche immediate ma che comunque qualcosa sposta. Parliamo anche della frustrazione che emerge a Cop29 mentre per la prima volta si ritrova in plenaria la società civile, della Danimarca che ha annunciato ufficialmente la prima tassa al mondo sulle emissioni di agricoltura e allevamenti e delle proteste dei maori in Nuova Zelanda, prima di chiudere con le novità dalla rassegna di Sardegna che Cambia.
Il Senato ha approvato in via definitiva il nuovo codice della strada. Scopriamo cosa prevede, con un’attenzione particolare alle novità per biciclette, monopattini, ma anche per l’abbandono di animali. Parliamo anche di come il governo stia provando a inserire un decreto sulla caccia nella legge di Bilancio, del regolamento anti-deforestazione in Europa, degli ultimi giorni di Cop29, la conferenza sul clima a Baku e infine della liberazione della ragazza che si era spogliata all’Università di Teheran, in Iran.
Ieri Putin ha detto di aver cambiato la dottrina nucleare russa, in risposta alla decisione americana di permettere l’uso dei missili forniti all’Ucraina su suolo russo. Che significa questa cosa? E che conseguenze può avere? Cerchiamo di parlarne onestamente, liberi da paure ma anche da catastrofismi. Parliamo anche della situazione a Cop29 che si avvia verso la fine, della lotta contro la devastazione ambientale di un comitato dei Castelli romani e infine di notizie dalla Sicilia che cambia.
Si è votato per le elezioni regionali sia in Emilia Romagna che in Umbria, e in entrambi i casi ha vinto il / la candidata del campo largo Pd-M5S-Avs, ma ancor più, come sempre più di frequente accade, ha vinto l’astensione che ha toccato vette da record. Parliamo anche di Cop29 con la nostra rubrica linea a Baku e del fondatore di Sea Shepherd Paul Watson che continua ad essere rinchiuso in carcere in Groenlandia in attesa di sapere se sarà estradato in Giappone.
Con i nuovi attacchi russi e la decisione di Biden di autorizzare l’utilizzo ucraino dei missili a lungo raggio in suolo russo, ma anche con la telefonata fra Scholz-Putin e le ultime dichiarazioni di Zelensky la situazione in Ucraina sembra in bilico fra escalation e distensione, cerchiamo di capire che succede. Parliamo anche delle folli nomine di Trump alle varie agenzie, delle grane del governo italiano fra No-Meloni Day e bocciatura dell’autonomia differenziata da parte della consulta e infine delle elezioni regionali in Umbria e Emilia Romagna.
Ieri a Cop 29, la conferenza onu sul clima che quest’anno si tiene in Azerbaijan, ha parlato la nostra premier Giorgia Meloni. Che già è qualcosa. Scopriamo però cosa ha detto. parliamo anche delle alluvioni in Sicilia, del governo australiano che vuole bandire i social per i minori di 16 anni e della settimana corta per i dipendenti della pubblica amministrazione.
La questione dei migranti in Albania continua a tenere banco e adesso anche Musk appoggia il governo italiano e attacca i giudici del tribunale civile di Roma. Ma che strano mondo stiamo vivendo? Inauguriamo anche la rubrica linea a Baku svelandovi retroscena e prime impressioni della 29 conferenza Onu sul clima. E poi parliamo dell’inquinamento in Pakistan, dell’educazione ambientale in Sardegna e delle novità sul caso Regeni.
Elon Musk è praticamente onnipresente a fianco di Donald Trump. Ma che intenzioni ha l’uomo più ricco del mondo? Vuole forse conquistare il mondo? Parliamone, seriamente. Parliamo anche della posta in gioco a Cop29 di Baku, di un comitato sardo nato per contrastare il DDL sicurezza, delle notizie false sul clima che stanno complicando le cose in Spagna dopo il nubifragio, delle fusioni nel mondo del biologico in Belgio e di una bella novità che riguarda i cervi in Abruzzo.
Oggi inaugura Cop29, la ventinovesima conferenza sul clima delle Nazioni Unite, a Baku, in Azerbaijan. Ma un po’ come per la conferenza sulla biodiversità, sembra regnare un generale disinteresse che potrebbe favorire le aziende del fossile. Noi seguiremo tutta la conferenza con degli inviati speciali e una rubrica dedicata, Linea a Baku, che oggi vi presentiamo. Parliamo anche di altre cose importanti da sapere sul clima, da Trump che vuole già uscire dall’accordo di Parigi alla Cina che invece accelera con la decarbonizzazione. Di altri effetti collaterali della rielezione di Trump. E ancora delle organizzazioni islandesi che vogliono vietare la caccia alle balene, di una nuova grande riserva marina nel Mar Adriatico e delle soluzioni al problema della mobilità inquinante.
Angelo Vassallo è stato un sindaco ucciso per il suo impegno contro la mafia e per l’ambiente. Sul suo omicidio ci sono stati per anni molti dubbi, ieri però è arrivata una svolta nelle indagini. Parliamo anche della probabile caduta del governo tedesco, di alcuni aspetti meno raccontati dell’elezione di Trump, della deforestazione in calo in Brasile e di alcune notizie dalla Sardegna.
Ieri abbiamo raccontato della vittoria di Trump, oggi passiamo a vedere che conseguenze questo potrebbe avere sulle politiche ambientali, energetiche e climatiche degli Usa, seguendo alcune analisi appena pubblicate sui giornali Usa. Parliamo anche delle grosse contestazioni contro Netanyahu in Israele, delle elezioni i n Moldavia e di quelle in Liguria.
Ieri si è votato negli Usa e con lo spoglio che mentre registro questa puntata è ancora in corso sembrerebbe però aver vinto Trump. Quindi, a caldissimo, cerchiamo di capire qual è la situazione e a fare qualche analisi e considerazione sul voto.
Oggi è il giorno. La metà degli elettori americani che ancora non lo ha fatto si reca alle urne per eleggere il o la nuova presidente, nelle elezioni più attese dell’anno. Capiamo allora come avvengono queste elezioni, cosa dicono gli ultimi sondaggi e cosa possiamo aspettarci. parliamo anche del ballottaggio presidenziale in Moldavia, delle alluvioni in Spagna e delle immagini di una ragazza iraniana spogliatasi all’Università che stanno facendo il giro del mondo.
È finita la COP16 sulla biodiversità di Cali, in Colombia, fra risultati storici, flop altrettanto storici e un’aria di generale disinteresse. Ma anche fra tante cose che le succedevano attorno. Vediamo meglio com’è andata. Parliamo anche delle alluvioni in Spagna, delle molte centinaia di morti e dispersi, ma anche delle nuove forme di negazionismo climatico che stanno alimentando, e chiudiamo parlando di abitare collaborativo, il nostro nuovo filone di approfondimento.
In Spagna, e in particolare a Valencia, in poche ore è caduta la quantità doi pioggia che cade in un anno causando alluvioni senza precedenti e decine di morti. Colpisce che la città più colpita sia anche un modello di città green che ha investito nella transizione ecologica e nell’adattamento climatico. Sempre a proposito di alluvioni parliamo di alcune dichiarazioni fuori luogo del Ministro della protezione civile Nello Musumeci e di come il territorio emiliano avrebbe potuto adattarsi meglio per prevenire alluvioni come quelle recenti. Parliamo anche di un’inchiesta sui livelli di mercurio del tonno e sulla connivenza fra politica e lobby della pesca, di alcuni aggiornamenti da Massimo Vallati, ideatore di Calcio sociale e infine di un bellissimo progetto che in Calabria vuole costruire una comunità sostenibile ed equa, dal basso.
Sta per iniziare la fase finale di COP16, la conferenza sulla biodiversità che si tiene quest’anno in Colombia, ma c’è una situazione di stallo sui punti principali, in particolare sui temi finanziari. L’arrivo dei leader politici sbloccherà la situazione? Parliamo anche del referendum consultivo che si è tenuto in Val del Sole sulla presenza di lupi e orsi, che ha dato un risultato abbastanza preoccupante, e di Israele che ha di fatto bandito l’agenzia Onu dei rifugiati palestinesi dall’operare sul suo territorio.
Domenica e ieri si è votato in Liguria, e ha vinto di nuovo lei, ancora lei. Già. Parliamone. Parliamo anche di un bel progetto di rinaturazione in un forte genovese, dello scandalo che sta travolgendo una società milanese che spiava, sorvegliava e vendeva informazioni segrete su politici e personaggi in vista e infine delle proteste contro una esercitazione militare della Nato in Germania.
Fra 8 giorni si vota negli Usa per eleggere il nuovo o la nuova Presidente, in quelle che sono le elezioni più attese dell’anno e che si giocheranno sul filo di lana. Cerchiamo di capire come mai sono scomparse le tematiche ambientali dal dibattito e in generale cosa possiamo aspettarci. Sempre a proposito di votazioni, parliamo di quelle in Georgia, che hanno visto il trionfo del partito filorusso di governo, fra le polemiche e accuse di brogli, e di quelle in Liguria, che terminano oggi. Infine parliamo della domanda energetica dei data center, che sta crescendo esponenzialmente, con un po’ di dati.
Si è tornati a parlare di orsi sui giornali e non solo dopo l’aggressione – perlomeno raccontata come tale – di sabato scorso a un uomo che cercava i funghi in Trentino. Aggressione per fortuna che ha causato solo lievi ma per la quale è stato già emesso un ordine di abbattimento per l’orso. Ne parliamo anche grazie all’intervento di Chiara Grasso, che ci aiuta a mettere in proporzione il pericolo orsi. Parliamo anche di due studi abbastanza preoccupanti sulla capacità sempre minore degli ecosistemi di assorbire carbonio e sulla scarsa efficacia delle aree protette nel proteggere la biodiversità, e poi della crescita della domanda energetica dei data center legata all’IA e infine di un interessantissimo progetto che coniuga giovani e agricoltura naturale in Francia, prima di concludere con un articolo sull’idrogeno e la nuova rassegna di Sardegna che Cambia.
Oggi puntata a tema soluzioni e trovate interessanti. Partiamo con due sentenze storiche, una che estende di molto il principio del chi inquina paga e l’altra che tutela i diritti di un fiume a non essere inquinato, e poi parliamo di una moneta complementare argentina, di uno studio sull’educazione outdoor in Finlandia e di un appello per salvare un caffè-libreria.