Sono già diversi gli Stati che hanno messo nero su bianco le linee guida per combattere l'obsolescenza programmata e garantire il diritto a riparare, riusare, riciclare. Per stimolare un percorso analogo anche in Italia, la rete Zero Waste Italy chiama tutti a raccolta lunedì 20 maggio a Roma in occasione di un evento – di cui Italia che Cambia è media partner – che vuole unire le forze per raccogliere voci sul tema del diritto alla riparazione.
Immagini forti e «devastanti» e ospiti d'eccezione riempiranno le sale di Casa nome collettivo, iniziativa che racconterà la tragedia di Gaza e, partendo da essa, proporrà doverose riflessioni sulla guerra, sulla politica internazionale, sulla nonviolenza e su nuove prospettive di realtà. Ne abbiamo parlato con due delle organizzatrici: Clara Carini e Alessia Canzian, che hanno condotto l'incontro di presentazione dell'evento, tenutosi nel pomeriggio di ieri.
Il sindacalista Giorgio Cremaschi parla della situazione a Gaza, del grande movimento che sta animando moltissime università in giro per il mondo, dell'Italia, degli Stati Uniti e del blocco occidentale, insieme a tutte le sue contraddizioni. Prima fra tutte quella del "doppio standard", che si rifà al classico concetto del "due pesi e due misure" e viene applicato anche nella politica interna.
Olmo, un progetto di riforestazione attraverso l'agricoltura naturale lanciato dall'associazione OIA' in provincia di Cuneo, sarà la prima tappa di una nuova avventura. Ispirato dalla magia delle fiabe, è in partenza Il Cammino delle Stelle, dal Piemonte alla Galizia, in Spagna, lanciando bombe di semi lungo il percorso secondo gli insegnamenti del filosofo e agricoltora giapponese Masanobu Fukuoka.
La storia aziendale della società che oggi produce in biologico e commercializza i prodotti di tanti soci al Nord affonda le radici in quella di un immigrato in Lombardia che nel 1980 lasciò la fabbrica per tornare a coltivare in Sicilia e rifornire il Nord delle primizie isolane. Da quasi vent'anni il timone del progetto è passato nelle mani di Tommaso e Sara, che con una logistica certosina portano avanti questa esperienza pionieristica e promuovono i prodotti siciliani.
Fawzi Ismail è un medico e attivista palestinese. A 76 anni dalla Nakba, la "Catastrofe" durante la quale due terzi dei palestinesi furono espulsi dalle loro terre e i loro villaggi vennero distrutti in funzione dell'occupazione israeliana, attraverso la testimonianza di Ismail affrontiamo la questione palestinese passando per i diritti negati negli ultimi decenni, le attuali proteste per lo "stop al genocidio" e il ruolo della Sardegna nei conflitti in Medio Oriente.
Nel panorama dell'edilizia sostenibile, il cohousing emerge come una soluzione innovativa che promuove la condivisione degli spazi e delle risorse, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo la coesione sociale. E se oltre a quattro mura e un tetto ci fosse anche un orto da coltivare? Il circolo Legambiente di Capaccio Paestum (SA) ha abbracciato questa filosofia progettuale, proponendo modelli di convivenza attenti all'ambiente e orientati alla comunità, come OrtoMondo.
Rifacendosi al termine latino educere si può introdurre una lettura al tempo stesso antica e innovativa dell'attività educativa. Per capirne meglio le caratteristiche ci affidiamo a questo riflessioni di Beatrice Gobbi, che dopo aver analizzato le criticità del modello didattico italiano propone alcuni spunti fondati anche sull'esperienza nelle scuole dell’associazione Filò - Il filo del pensiero.
Negli ultimi vent'anni la Sardegna ha perso oltre 100mila abitanti. A fare da contraltare però c'è un fenomeno in crescita: l'incremento costante delle acquisizioni di cittadinanza degli stranieri e la trasformazione da Isola storicamente caratterizzata dall'emigrazione a destinazione di flussi. I dati sono contenuti in un report del Centro studi della Cna del quale ci parla Indip con questo contributo che partendo dai numeri guarda al futuro dell'Isola.
Scappate dal regime iraniano, intrappolate nelle carceri calabresi. Maysoon Majidi e Marjan Jamali sono state arrestate perché ritenute “scafiste”. Una vicenda piena di illogicità e anomalie di cui abbiamo parlato con il garante calabrese dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale Luca Muglia, che ci ha fornito alcune indicazioni importanti per capire meglio ciò che sta accadendo alle due donne.